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Sabato, 20 Aprile 2024
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Servono più protezioni: sindacati della Sanità minacciano giornata di protesta ‘virtuale’

Inascoltati da Governo e Parlamento i sindacati chiedono misure a tutela degli operatori sanitari

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria del Servizio sanitario nazionale hanno proclamano lo stato di agitazione in merito alla mancanza di garanzie per la sicurezza degli operatori che fronteggiano l’emergenza epidemica di Covid-19.

Un appello a cui si associa il il dottore Carmine Sanseverino segretario Anaoo-Assomed Moscati Avellino che scrive: "Sacrosante richieste. Quelle che stiamo chiedendo invano da anni. Pensino i politici almeno a loro e ai loro familiari. Nel senso che continuando così, i medici specialisti e non andranno sempre più via dall'Italia. Per farsi curare gli italiani, se non cambia registro la politica sulla sanità, i medici dovranno importarli con i barconi, dalll'Africa e dall'Asia, ammesso e non concesso che vorranno restare e non andare nel resto d'Europa !!!! Glielo stiamo dicendo in tutte le salse da anni. Forse con questa pandemia cominceranno a capire qualcosa". 

La richiesta dei sindacati 

I sindacati, si legge in una nota unitaria, "hanno rivolto, dall’inizio della pandemia, numerosi appelli al Governo e al Parlamento per la sicurezza degli operatori. Ci troviamo costretti, nostro malgrado, a proclamare lo stato di agitazione elle categorie professionali rappresentate senza escludere la proclamazione di una giornata di protesta nazionale da attuarsi in forma ‘virtuale’, ossia garantendo la regolare esecuzione della prestazione lavorativa”.

Più protezioni

I sindacati chiedono di assicurare agli operatori dispositivi almeno ffp2 per assistenza dei pazienti Covid-19 e ffp3 in corso di procedure invasive e di modificare l’articolo 7 del Decreto Legge 9 marzo 2020 che esclude gli operatori sanitari, e dei servizi pubblici essenziali, dall’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva nell’ipotesi di contatti stretti.

Responsabilità professionale 

I sindacati chiedono anche di limitare ai soli casi di dolo la responsabilità penale, civile e amministrativa degli esercenti le professioni sanitarie per eventi avversi verificatisi nel periodo dell’emergenza epidemica Covid-19.

Indennità 

Ed ancora, tra le richieste: erogare agli operatori impegnati nella emergenza epidemica un riconoscimento premiale pari al raddoppio del valore economico delle indennità di guardia, di reperibilità e del valore orario degli straordinari, ed una specifica indennità di rischio biologico per l’intera durata dell’emergenza epidemica;

Contratti di formazione 

aumentare i contratti di formazione post laurea, autorizzando l’ulteriore spesa di 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e di 130 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, al fine di portare l’offerta formativa dagli attuali 9.000 a 14.000 contratti di formazione specialistica.

Assunzioni

Infine, assumere specialisti con rapporti di lavoro subordinato, a tempo indeterminato attingendo da graduatorie esistenti o, in loro assenza, determinato, mediante avvisi pubblici con procedure semplificate, aperti anche ai medici specializzandi iscritti al IV e V anno del corso di specializzazione.

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