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Oggi l'ordinanza di Speranza: la situazione della Campania e chi passa in zona bianca

L'obiettivo è l'Italia tutta in bianco entro luglio

Sono Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto le quattro regioni candidate a entrare in zona bianca con l'ordinanza di oggi del ministro della Salute Roberto Speranza valida da lunedì 7 giugno, mentre il 14 dovrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. 

Dovranno attendere il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania mentre l'ultima regione a passare nell'area con minori restrizioni dovrebbe essere la Valle d'Aosta il 28. A luglio quindi l'Italia sarà completamente bianca.  Oggi il report dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute dovrebbe infatti certificare un ulteriore passo indietro dell'epidemia e, soprattutto, un ulteriore calo dell'incidenza dei casi ogni 100mila abitanti. Intanto gli effetti della zona bianca in Molise non sono stati quelli di far riprendere i contagi, come era successo qualche tempo fa con la Sardegna, che alla fine era retrocessa fino al rosso. L'incidenza, secondo quanto ha comunicato il governatore Donato Toma, è ulteriormente scesa a 11,8 negli ultimi giorni e la regione è anche diventata nel frattempo la prima zona verde italiana in Europa secondo la mappa dei contagi stilata dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Il resto d'Italia è classificato come arancione tranne Basilicata, Calabria e Valle d'Aosta che sono in rosso secondo i criteri - più stringenti di quelli italiani - dell'Ecdc. 

Ultimo bollettino 

Nell'ultimo bollettino del ministero della Salute i contagi sono scesi di nuovo sotto i duemila, con un tasso di positività che sfiora il 2% e 59 morti. Anche se, come ha fatto notare la Fondazione Gimbe, c'è da commisurare il calo dei contagiati a quello dei tamponi. Secondo il monitoraggio indipendente della fondazione di Nino Cartabellotta infatti il numero di persone testate settimanalmente, stabile sino alla prima decade di maggio, si è ridotto nelle ultime 3 settimane da 662.549 a 439.467 (-33,7%). E nello stesso periodo sono state testate, con tampone molecolare o antigenico, in media 120 persone/die per 100.000 abitanti con nette differenze regionali: da 199 del Lazio a 49 della Puglia. "Purtroppo – spiega Cartabellotta – i criteri per conquistare e mantenere la zona bianca, introdotti con il DL 18 maggio 2021 n. 65, disincentivano le Regioni a potenziare le attività di testing e a riprendere il tracciamento, proprio nel momento in cui i numeri del contagio permetterebbero di utilizzare un’arma mai adeguatamente utilizzata".

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