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Asl di Avellino, Nursind: "Inadempiente sul potenziamento della medicina territoriale"

A rischio l'erogazione di servizi essenziali nei confronti dei cittadini

"Il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020  aveva previsto il potenziamento della rete territoriale nelle varie regioni attraverso lo stanziamento di specifici fondi. La Regione Campania con delibera n. 475 del 3 novembre scorso, recependo quanto previsto dal decreto rilancio, ha emanato un piano di potenziamento della rete territoriale che ad oggi risulta essere una scatola vuota con provvedimenti che ancora devono essere attuati dalle ASL campane. L'infermiere di famiglia, ad esempio, è una figura professionale essenziale per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini sul territorio. Per l'asl di Avellino, da delibera regionale, era previsto il reclutamento di 66 infermieri di famiglia. Ad oggi ci risulta non ne sia stato assunto nemmeno uno. Doveva essere potenziata la rete di assistenza domiciliare integrata attraverso la presentazione alla regione di un piano di fabbisogno delle attività svolte ma ad oggi non sappiamo nemmeno se l'asl abbia o meno presentato questo piano. Eppure la Regione ha previsto per il 2021 l'assunzione di 450 tra infermieri e oss per l'assistenza domiciliare integrata, servizio che nella nostra provincia è piuttosto carente e che avrebbe bisogno di urgenti assunzioni. L'assistenza domiciliare integrata permette di prendere in carico precocemente i pazienti cronici con fragilità evitando ospedalizzazioni. Come organizzazione sindacale abbiamo inviato una lettera alla dottoressa Morgante chiedendo chiarimenti in merito ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Nella delibera regionale, inoltre, era previsto il potenziamento nella nostra provincia delle usca (unità speciali di continuità assistenziale) prevedendo 8 postazioni mobili. Nella seconda ondata della pandemia, fino a novembre, le usca ci risulta sia state soltanto 4 e si sono registrate grosse difficoltà nel contact tracing che hanno provocato il dilagarsi dei contagi. Il personale delle usca dovrebbe monitorare quotidianamente i pazienti covid positivi in isolamento domiciliare oltre a trattare i pazienti sospetti Covid-19 in isolamento. Tutt'ora, dalle dichiarazioni degli stessi pazienti che poi vengono ospedalizzati, è trapelato che queste attività di monitoraggio delle condizioni cliniche dei pazienti sia inesistente. In virtù di quanto espresso, le misure di potenziamento della rete territoriale finora sono state inconsistenti nonostante il flusso di finanziamenti ricevuti dal governo centrale. Allo stato attuale, con questa medicina territoriale, l'assistenza sanitaria sarà principalmente ospedalocentralica con ingolfamento dei pronto soccorso di pazienti pressoché cronici e fragili. Noi come organizzazione sindacale chiediamo un inversione di rotta, in primis attraverso l'attuazione di quanto previsto dalla delibera n. 475 della regione Campania. In seconda battuta chiediamo alla regione di verificare se tali disposizioni vengano recepite dalle Aziende sanitarie locali. È inutile emanare delibere che poi non vengono attuate, in un periodo di emergenza pandemica come questo è grave che i direttori generali delle ASL non abbiano ancora recepito le indicazioni della regione sul potenziamento della rete territoriale, è intollerabile".

Segretario provinciale Romina Iannuzzi, segretario aziendale Michele Rosapane Nursind Avellino.

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