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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuove regole per i posti a tavola e per ricevere ospiti a casa

In zona bianca tavolate all'aperto e tetto di 6 persone al chiuso

Non c'è ancora ufficialità sull'alleggerimento delle regole sui tavoli nei ristoranti ma fonti ministeriali, dopo un confronto con le Regioni pare abbiano trovato la quadra con un compromesso: nessun limite all'aperto e un massimo di sei al chiuso o comunque di due nuclei familiari in zona bianca.

Oggi un'ordinanza del ministro Speranza ufficializzerà il compromesso raggiunto con gli enti locali. E che prevede una novità, come racconta oggi il Corriere della Sera: far valere le stesse regole anche per gli spostamenti verso le abitazioni private.

Il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini su twitter rassicura: "Governo e Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei ristoranti, tanto al chiuso quanto all'aperto - scrive - . La zona bianca è un 'premio', non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità". 

Le regole 

Nei ristoranti al chiuso in zona bianca quindi potranno sedere allo stesso tavolo sei persone. All'aperto invece non ci sarà alcun limite ma rimarrà la regola del distanziamento di un metro tra i tavoli. 

Invece se due nuclei familiari decidono di mangiare insieme in zona bianca possono accogliere fino a sei ospiti esclusi i minorenni. In zona gialla invece al momento rimane il limite di quattro persone allo stesso tavolo, sia al chiuso, sia all’aperto.

Nelle abitazioni private 

Lo spostamento verso un'altra abitazione privata in sei persone oltre ai figli minori non era stato previsto come regola. In zona gialla rimane invece consentito una volta al giorno lo spostamento verso un'altra abitazione privata nei limiti del coprifuoco a quattro persone oltre ai figli minori.

Le posizione del virologo 

Intanto il virologo Roberto Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, definisce "importante" ma condotta in modo "surreale" la discussione sul numero di posti a tavola nei ristoranti. In un intervento sul sito 'MedicalFacts' da lui fondato, lo scienziato fa notare infatti che "nessuno, né le istituzioni, e sorprendentemente neanche le associazioni dei ristoratori, ha tirato in ballo l'elemento più importante dal punto di vista sanitario: chi si siede a tavola è vaccinato o non è vaccinato?".

"La discussione attuale sul numero di posti che dovrebbero essere concessi ai ristoratori in ogni tavolata per riaprire i ristoranti in sicurezza" in era Covid "è importante", scrive Burioni, perché "se è vero che decisioni troppo permissive potrebbero portare a dei pericoli sanitari, è altrettanto vero che decisioni inutilmente severe causerebbero un ulteriore danno economico del tutto evitabile a un settore che è già stato colpito in maniera terribile dagli eventi degli ultimi 15 mesi. Tuttavia, trovo questa discussione condotta in maniera del tutto surreale", non considerando appunto il fattore chiave. 

"Perché", ed "è bene dirlo, in quanto questa è la realtà scientifica indiscutibile e innegabile - puntualizza il virologo - se a tavola ci sono vaccinati è un conto, se ci sono persone non vaccinate è un altro. Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di cominciare a discuterne seriamente".

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