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Nessun lockdown, ma stretta sulla movida e gli stili di vita: i possibili scenari in Campania

Confcommercio: "Un secondo lockdown ci ucciderebbe"

I quasi 300 nuovi casi (295, per l’esattezza) registrati ieri in Campania, su circa 5600 tamponi processati, confermano l’avanzata, costante e preoccupante, del Covid in Campania. E il rieletto governatore Vincenzo De Luca ha già pronto un piano – come scrive il quotidiano “Il Mattino”. Escluso un nuovo lockdown in Campania, ma da quanto raccontano dal fortino di via Santa Lucia: «Ci sarà una stretta sugli stili di vita, quelli che preoccupano di più, su quella che si chiama movida ma anche altro».

 Dalla Regione sempre come riporta Il Mattino dicono:«bisogna capire che noi oggi stiamo andando a cercare i positivi, gli asintomatici in maniera mirata ne abbiamo già intercettati 3000 togliendoli dalle strade». 

Probabile stretta sulla Movida 

Pare che il Governatore si senta sotto attacco dopo che anche dal Ministero della Salute si è parlato di un aumento incontrollato dei contagi in Campania e Lazio. Escluso un lockdown, quindi i primi a pagare con regole più severe e probabili chiusure anticipate potrebbero essere - il condizionale è d’obbligo perchè ogni decisione verrà orientata dal numero dei contagi - quelli del popolo della notte. Mentre bar, ristoranti e via dicendo hanno già un loro protocollo e non si può intervenire.

Escluso il lockdown generale 

Chiudere l'intera regione non sembra quindi una possibilità concreta. Lo sono invece i provvedimenti di mini-chiusure, peraltro già presi con ordinanze ad hoc nella primavera scorsa proprio in Campania (un esempio su tutti: le palazzine di Mondragone). Un presidente della Regione, infatti, se individua focolai o mini cluster epidemici ha facoltà di disporre con ordinanza chiusure e restrizioni, quindi De Luca ha sicuramente dalla sua il potere per farlo. Intanto dopo le mascherine obbligatorie anche all'aperto, il presidente ha imposto il test obbligatorio all'aeroporto di Napoli per chi torna dall'estero.

Le dichiarazioni di Confcommercio 

La situazione tuttavia preoccupa Confcommercio Campania che ha indirizzato al Governatore una missiva per scongiurare il rischio chiusura. 

"Un secondo lockdown – afferma Confcommercio Campania – è un'ipotesi che va assolutamente scongiurata. Ci ucciderebbe. Le serrate di marzo, i ritardi nell'erogazione degli ammortizzatori sociali, le difficoltà per ottenere prestiti dalle banche hanno segnato infatti in modo incontrovertibile il destino economico di tante famiglie e messo in ginocchio migliaia di attività che ora guardano con forte preoccupazione alle misure paventate dalla Regione”.

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