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A Natale scordatevi il cenone, parola di Conte

Il premier spera in una ripresa dei consumi a dicembre, ma esclude la possibilità di rimpatriate, cene in famiglia e abbracci tra amivi

novembre "soffriremo un po'" con la speranza "di respirare a dicembre" in vista del Natale. Erano queste le parole del Premier Giuseppe Conte qualche settimana fa, ma il suo auspicio ha dovuto fare presto i conti con la realtà e una curva epidemiologica critica. 

La retromarcia 

Così nell'ultima conferenza stampa dove ha spiegato agli italiani le misure del nuovo Dpcm ha dovuto fare retromarcia. Conte ha messo le mani avanti per ammortizzare eventuali cadute.

"Mi chiedono se sono ottimista. Non sto pensando a veglioni, cene natalizie, abbracci tra amici, cenoni, balli. Ma se arriviamo al Natale con un certo margine di serenità anche la fiducia nei consumi può trarne beneficio".

Obiettivo consumi 

Il Governo punta a far calare i contagi per una ripresa economica nel periodo di maggiore consumo degli italiani. 

"I mercati credono in quello che stiamo facendo, ci stanno dando fiducia. È chiaro che se riusciamo ad affrontare questa nuova fase con qualche spesa in più vorremmo permettercela in termini di consumo nel periodo natalizio". 

Le parole di Galli

Tuttavia anche se la curva scende sono esclusi comportamenti scorretti contrari alle norme di sicurezza anti-Covid. Già Galli, responsabile del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, intervenendo al Forum Sistema salute in corso a Firenze ha ribadito:

 "Convivere con il virus non significa fare quello che si faceva prima, vuol dire rispettare un insieme di regole anche molto fastidiose. È il caso di fare una programmazione e introiettarla da subito". 

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