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Mentre a Napoli monta la rivolta, Avellino si svuota alle 23.00

Alle 23.30 il capoluogo era vuoto, a Salerno e Napoli commercianti in strada

Avellino alle 23.00 piomba nel lockdown. Nessuna protesta solo la consapevolezza che non c'è alternativa ai ritardi del Governo sulla Sanità e a pagarne le spese sono ancora una volta i cittadini. D'altronde sulla città aleggia di nuovo la paura e i ristoranti hanno avuto una grossa battuta d'arresto, chi nel weekend scorso era pieno ieri ha registrato solo pochi coperti. Poi il limite degli spostamenti interprovinciali aggrava la condizione già precaria dell'economia locale, per non parlare del coprifuoco alle 23.00. l commercianti tuttavia hanno deciso di non protestare. Come da ordinanza hanno chiuso ad un'ora dalla mezzanotte e alle 23.30 in strada non c'era più nessuno.

Avellino coprifuoco-2 La situazione a Napoli

Nel frattempo a Napoli montava la protesta. Centinaia di persone sono scese in strada per manifestare davanti alla sede della Regione Campania contro il coprifuoco e contro l'ipotesi di lockdown. Ci sono stati scontri con la polizia in tenuta antisommossa, lancio di lacrimogeni da entrambe le parti, bombe carta e petardi. Diversi gli striscioni contro De Luca ("Tu ci chiudi, tu ci paghi" e "La salute è la prima cosa ma senza soldi non si cantano messe",) e il governo. Scene di guerriglia urbana, in cui pare ci sia la mano della criminalità organizzata, si sono verificate poi davanti al palazzo della Regione. I manifestanti sono riusciti a superare lo sbarramento delle forze dell'ordine e in centinaia hanno lanciato petardi e accendendo fumogeni davanti al palazzo mentre le forze dell'ordine hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. 

Napoli protesta-2

La situazione a Salerno

Anche a Salerno i commercianti sono scesi in strada, mantenendo tuttavia una protesta pacifica. Alle 23 in punto, quando le saracinesche dei locali sono state abbassate, anche a Salerno è scattata la protesta in piazza Amendola e, al grido di "libertà, libertà", sono stati accesi una candela e un lumino, per rievocare la morte delle imprese. Tra gli slogan esposti ‘La politica uccide piu’ del Covid‘ e ‘Uniti per non fallire‘.

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