Moscati di Avellino: personale allo stremo delle forze e in preda al “burnout”
Invece di ricevere il sostegno e il riconoscimento che meritano per il loro instancabile impegno, il personale medico è costretto a lottare contro il tempo e la mancanza di risorse
Si tratta di una storia di sacrifici inutili che si ripetono incessantemente, con poche speranze di miglioramento all'orizzonte. L'Ospedale Moscati di Avellino, da troppo tempo ormai, è il palcoscenico di una lotta silenziosa e disperata. Il suo personale medico e infermieristico è stato spinto oltre i propri limiti, e questa è una situazione insostenibile che richiede una risposta immediata. Il burnout è una sindrome insidiosa che si nasconde dietro alle sterili pareti dell'ospedale, pronta a colpire chiunque abbia il coraggio di indossare il camice bianco. Riconosciuta come un "fenomeno occupazionale" dall'OMS nel 2019, questa sindrome ha invaso l'Ospedale Moscati come una tempesta implacabile.
L'ambiente di lavoro, sovraffollato di pazienti, è diventato una prigione
Invece di ricevere il sostegno e il riconoscimento che meritano per il loro instancabile impegno, il personale medico è costretto a lottare contro il tempo e la mancanza di risorse. L'ambiente di lavoro, sovraffollato di pazienti, è diventato una prigione per coloro che cercano disperatamente di fornire cure mediche di alta qualità. La carenza di personale è come una minaccia costante sulla testa di questi professionisti della salute. Questi medici e infermieri sono arrivati al limite, sono stati sopraffatti. Sono tormentati da apatia, nervosismo, irrequietezza e demoralizzazione. Mal di testa, problemi di sonno e disturbi gastrointestinali sono diventati compagni costanti nella loro lotta quotidiana. Tutto ciò a causa di un sistema che sembra non ascoltarli.
La dirigenza è completamente sorda alle richieste del personale
La dirigenza dell'Ospedale Moscati sembra non comprendere la gravità della situazione. I loro dipendenti sono esausti, ma le loro richieste di aiuto spesso cadono nel vuoto. Questi professionisti della salute sono costretti a combattere da soli mentre cercano disperatamente di fornire cure a chi ne ha bisogno. È il momento di alzare la voce in difesa di coloro che ci hanno difeso nei momenti di necessità. L'Ospedale Moscati di Avellino deve affrontare questa crisi tra il suo personale medico con estrema urgenza. Non possiamo permettere che vengano ridotti a ombre delle loro stesse vite a causa di un sistema che li sfrutta e li abbandona. Siamo in debito con questi professionisti della salute, e dobbiamo agire ora per fornire loro il sostegno e le risorse di cui disperatamente necessitano. L'Ospedale Moscati deve ascoltare le loro richieste prima che sia troppo tardi, prima che diventi una ferita permanente. La salute di chi ci cura dovrebbe essere la nostra massima priorità, e dobbiamo lavorare con fermezza per proteggerla.