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Montoro, assurda discriminazione verso la prima Unione Civile tra due donne

L'Assessore Montanera: "Non prestiamo attenzione a chi non benedice cotanta bellezza"

"Ma non vi vergognate??" - "Il matrimonio è solo tra uomo e donna!" - "Siete due donne, come lo fate un figlio??"... sono solo alcuni degli imbarazzanti commenti postati sotto la notizia del matrimonio tra Rossella e Valentina, prima unione civile avvenuta presso il comune di Montoro. Ovviamente, opinioni (e anche improponibili offese) come queste, lasciano il tempo che trovano. Neanche a dirlo, resta l'amaro in bocca nell'apprendere che - nel 2022 - possano ancora verificarsi simili manifestazioni d'ignoranza e incomprensibile discriminazione. La cerimonia, ricordiamolo, è stata celebrata sabato 28 maggio dal primo cittadino del paese irpino, Girolamo Giaquinto, alla presenza di familiari e amici della coppia, visibilmente commossi.

L’amore è il sentimento più bello che c’è: auguri a Rossella e Valentina

"Possiamo fare a meno dei loro insegnamenti"

 "Non mi va di prestare attenzione a chi non benedice cotanta bellezza", non le manda certo a dire Antonietta Montanera, assessore alle pari opportunità al Comune di Montoro; relativamente alla prima Unione Civile avvenuta nel comune irpino. Montanera continua: "..dei loro "insegnamenti" celati dietro alla libertà d'espressione posso farne sicuramente a meno. Ciò che però desidero fare è estendere gli auguri di un profondo e eterno amore reciproco a queste due meravigliose donne. Rossella e Valentina grazie per la vostra forza! Grazie per aver avuto il coraggio e la capacità di mostrare i vostri sentimenti senza temere la disapprovazione altrui. La città di Montoro ha accolto con fierezza il vostro amore ...siate felici", conclude. 

Unioni civili e matrimoni egualitari: siamo ancora molto indietro

La cerimonia che ha coronato il sogno d’amore di Rossella e Valentina, come detto, è stata un’unione civile. Quest'ultima, per quanto somigli a un vero e proprio matrimonio, ha le sue importanti differenze. Le unioni civili, legali in Italia dal 2016 dopo l’approvazione della cosiddetta Legge Cirinnà, dal nome della senatrice del Pd che l’aveva proposta, garantiscono a tutte le coppie che scelgono di sposarsi la tutela dal punto di vista legale e alcuni diritti e doveri previsti anche per il matrimonio. Da allora, sono più di 10.000 le coppie in tutta Italia ad aver contratto un’unione di questo genere. Tuttavia, appare ancora tristemente evidente che, nonostante quanto questo tipo d'istituto rappresenti un passo avanti importante nel riconoscimento dei diritti della comunità Lgbtq+, nel nostro Paese siamo ancora ben lontani dall’essere considerati all’avanguardia sul tema.

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