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"Libera" e gli studenti irpini celebrano il 29° anniversario della scomparsa di Pasquale Campanello

L'agente penitenziario di origini avellinesi fu ucciso l'8 febbraio 1993 da quattro killer nel suo cortile di casa

L'8 febbraio di ventinove anni fa veniva ucciso l'avellinese Pasquale Campanello, 33 anni, agente della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Poggioreale di Napoli, al Padiglione Venezia dove erano detenuti i boss della criminalità organizzata.

Quattro killer, armati di fucili a pompa e pistole, uccisero Pasquale nel cortile di casa sparando ben quattordici colpi mentre l'agente era di spalle. Quattro di quelle pallottole gli furono fatali. Una vera esecuzione, un gesto punitivo perchè Pasquale era "colpevole" di stare dalla parte dello Stato. Non si era lasciato intimidire dalle minacce e dalle intimidazioni né si era lasciato corrompere dalla Camorra. Ad oggi, né gli esecutori dell'omicidio di Pasquale né i mandanti sono stati assicurati alla giustizia. Quello che è certo è che Pasquale ha pagato con la morte la sua incorruttibilità, l'integrità morale, la sua volontà di non voler tradire la divisa e le leggi.

In ricordo dell'agente penitenziario, vittima della camorra, quest'anno è stata organizzata l’iniziativa “Consultiamoci con la legalità” che ha visto la partecipazione degli studenti irpini, collegati in diretta sul canale Youtube della Consulta Provinciale degli Studenti con Antonietta Oliva, moglie di Pasquale Campanello, Sandro Ruotolo, senatore della Repubblica, e Mariano di Palma, referente regionale di Libera Campania.

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