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Laceno, terra di nessuno: chiudono la baita, il maneggio e il camping

L'ordinanza del Comune di Bagnoli Irpino con la revoca autorizzazione ed ordine di cessazione di attività commerciale

Gli ultimi colpi inferti al turismo a Laceno. Alla chiusura degli impianti di risalita e al blocco totale di tutta l’attività che ne consegue, il Comune di Bagnoli Irpino emana ulteriori provvedimenti di revoca autorizzazione ed ordine di cessazione di attività commerciale presenti sull’Altopiano. Si tratta della Baita solarium posta a quota 1100, del campeggio, del maneggio, del nolo sci e del mercatino, strutture costruite con propri fondi dalla società Giannoni ma gestite da società terze. La nota località diventa a questo punto terra di nessuno, abbandonata al proprio destino e chissà quando e se riprenderà a risplendere.

Tempi cupi per il turismo irpino. La querelle giudiziaria che si sta tramandando tra le varie amministrazioni degli ultimi quindici anni ha portato alla chiusura completa della località Laceno. In questo stato non si sarebbe mai dovuto arrivare. La querelle tra il concessionario Giannoni e il Comune di Bagnoli è una delle pagine più dolorose per l’Irpinia.

Gli Enti da quelli regionale ad arrivare a quelli provinciali hanno seguito da spettatori l’evolversi senza battere ciglio rispetto ad un problema di portata extraregionale, visto la fruibilità della località anche da turisti delle aree contermini della Campania. Ora di quello che rappresentava il fiore all’occhiello, seppur datato, del turismo in Irpinia non c’è più nulla.  Fanno bella mostra solo i cartelli “proprietà comunale”. Dal momento che è subentrata la pubblica amministrazione tutto si è fermato.

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