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Istanze prive di firme autografe, Comune di Montemiletto: "Ennesima lezione di trasparenza e rispetto della legalità all’attuale minoranza"

Il Ministero dell’Interno ha chiarito precisando di ritenere “ammissibile la richiesta del solo consigliere che ha inoltrato l'istanza mediante posta certificata ad esso riconducibile, sebbene non sottoscritta digitalmente, mentre non potrebbe considerarsi valida rispetto agli ulteriori consiglieri, ivi indicati come firmatari"

Con nota del 18.01.2021, a nome del Gruppo consiliare “Liberamente Con Frongillo 2.0”, veniva formulata al Sindaco una interrogazione, richiesta reiterata più volte nel tempo, indicando tutti i nomi appartenenti al Gruppo, senza però apporre alcuna firma in calce alla suddetta rivendicazione.

Nutrendo non pochi dubbi sulla legittimità di tale interrogazione, come anche nei confronti di molte altre richieste finora pervenute al Comune, in quanto molto spesso prive di alcuna sottoscrizione autografa da parte dei Consiglieri di minoranza, veniva richiesto un quesito alla Prefettura di Avellino, che a sua volta ha deciso di investire direttamente il Ministero dell’Interno.

Ebbene, a porre fine ad ogni inutile, quanto superfluo dibattito, è stato lo stesso Ministero dell’Interno che, con nota del 22.03.2021, oltre a ritenere fondati tutti i dubbi sollevati dall’amministrazione comunale, ha anche chiarito, in modo chiaro e inequivocabile, il punto in discussione, precisando di ritenere “ammissibile la richiesta del solo consigliere che ha inoltrato l'istanza mediante posta certificata ad esso riconducibile, sebbene non sottoscritta digitalmente, mentre non potrebbe considerarsi valida rispetto agli ulteriori consiglieri, ivi indicati come firmatari, in quanto l'eventuale assenso verbale alla trasmissione da parte di questi ultimi non appare sufficiente a riconoscere nell’atto l'espressione della loro effettiva volontà.

In buona sostanza, il Ministero ha affermato che qualora i consiglieri scelgano la modalità telematica di trasmissione delle istanze, gli stessi dovranno attenersi scrupolosamente alle prescrizioni stabilite dal Codice dell'amministrazione digitale, ovvero devono necessariamente sottoscrivere le loro richieste.

Come dire, si può chiedere, e ove sussistano i presupposti, perfino arrivare a pretendere il rispetto delle proprie prerogative e dei propri diritti, ma solo dopo aver adempiuto ai propri doveri, a meno che gli autorevoli esperti di “diritto locale” non intendano dissentire anche rispetto a quanto invece precisato dal Ministero dell’Interno.

Quello del Ministero, a nostro avviso, non è semplicemente un parere, ma di fatto fornisce un ennesimo insegnamento politico – amministrativo al gruppo “Liberamente con Frongillo” chiarendo in modo inequivocabile le regole e le modalità a cui bisogna doverosamente attenersi nella presentazione delle istanze volte all’espletamento del proprio mandato.

Per l’amministrazione, invece, questa è l’ennesima conferma dei principi di legalità e legittimità a cui si è sempre ispirata, con estrema coerenza, sia da minoranza nei confronti delle precedenti amministrazioni comunali, sia da maggioranza, ora, nei confronti dell’attuale minoranza la cui attività dovrebbe presupporre almeno la conoscenza delle regole minime afferenti la sfera amministrativa affinché delle semplici intenzioni si possano tradurre in atti concreti.

L’augurio è che questa occasione sia servita a chiarire l’importanza del ruolo del Consigliere comunale e la necessità di lavorare con competenza e conoscenza degli strumenti, per poter fare il bene della Comunità, senza limitarsi a gettare solo discredito sull’operato altrui.

Per consultare parere Ministero vedi link https://dait.interno.gov.it/pareri/98912

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