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L'irpino Fra Sabino Iannuzzi nominato Vescovo di Castellaneta

Nella Basilica della Madonna delle Grazie di Benevento l’arcivescovo Felice Accrocca ha annunciato la nomina da parte di Papa Francesco

Fra Sabino Iannuzzi attuale Guardiano del Convento di Vitulano è Vescovo di Castellaneta. Nella Basilica della Madonna delle Grazie di Benevento l’arcivescovo Felice Accrocca ha annunciato la nomina da parte di Papa Francesco.
Una grande emozione per la comunità del Sannio. Fra Sabino Iannuzzi, nativo di Avellino, è infatti  residente da anni nel beneventano, amato e conosciuto anche per l’impegno ricoperto nella comunità dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia di cui è stato ministro provinciale e presidente dell’UFME, l’Unione dei Frati Minori d’Europa.

Fra Sabino Iannuzzi, O.F.M., della Provincia Minoritica di Santa Maria delle Grazie, Vicario Episcopale per la vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Benevento e Rettore della Basilica Santissima Annunziata e Sant’Antonio a Vitulano, è nato il 24 agosto 1969 ad Avellino, nell’omonima provincia ed Arcidiocesi.

Conseguito il diploma di ragioniere-perito commerciale ad Avellino, è stato ammesso come Postulante nella Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia; il 23 settembre 1990 ha iniziato il Noviziato, l’anno successivo ha emesso la Prima Professione religiosa e il 22 ottobre 1994 la Professione solenne. È stato ordinato Presbitero il 24 giugno 1995.

Nel 2006 ha ottenuto un Master in Gestione, Amministrazione e controllo degli Enti Ecclesiastici all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e successivamente ha frequentato il Corso di Alta formazione per Animatori della Comunicazione e della Cultura della CEI. Nel 2008 ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia con specializzazione in Teologia Pastorale.

Ha svolto i seguenti incarichi: Ministro Provinciale della Provincia Minoritica di Santa Maria delle Grazie nel Sannio-Irpinia (2007), poi riconfermato per un secondo mandato; Consigliere Nazionale, Animatore Vocazionale, Segretario ed Economo Nazionale nell’ambito della Conferenza dei Ministri Provinciali dell’Ordine in Italia (COMPI), della quale è stato Presidente (2013-2016), e Presidente dell’Unione dei Frati Minori d’Europa (2015-2017).

Nell’ambito Diocesano è stato invece insegnante di Religione Cattolica nelle Scuole Statali e Rettore del Santuario Diocesano Ss. Gesù Bambino di Praga a Benevento; attualmente è Membro del Consiglio Presbiterale, del Collegio dei Consultori e del Collegio dei Revisori dei conti dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, Direttore Responsabile del Trimestrale Voce Francescana della Provincia O.F.M. del Sannio-Irpinia, Vicario Episcopale per la vita Consacrata dell’Arcidiocesi di Benevento e Rettore della Basilica Ss.ma Annunziata e Sant’Antonio a Vitulano.

Messaggio del Vescovo eletto alla Chiesa di Castellaneta

Con queste parole rivelate a San Francesco d’Assisi (Cf. Testamento 23), mi rivolgo a tutti e a ciascuno di voi, carissimi fratelli e sorelle di questa amata Chiesa che è in Castellaneta.
Il Nunzio Apostolico in Italia, Mons. Emil Paul Tscherrig, incontrandomi a Roma martedì scorso, mi comunicava che il Santo Padre Francesco, a cui rivolgo la mia riconoscente gratitudine che vuol essere anche preghiera, mi inviava a voi come vostro nuovo Pastore.

Stupore, trepidazione e smarrimento sono state le prime sensazioni che hanno invaso il mio animo. Ma la Parola di Gesù, contenuta nel Vangelo della liturgia del giorno, mi ha immediatamente supportato: «non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà» (Mc 10,29-30).
È stata quindi subito chiara l’idea che il Signore mi chiamava nuovamente a fidarmi di Lui, donandomi in tutti voi, “già ora”, il centuplo. E quindi con la gioia, quella che «riempie il cuore e la vita di coloro che si incontrano con Gesù» (Evangelii gaudium 1), ho accettato!
In questo nuovo ministero che il Signore mi affida mi sono ancora sconosciuti volti e storie, le vostre: imparerò presto a conoscervi, ma già vi custodisco nel mio cuore.
Conservo, però, ancora vivo il ricordo dei giorni trascorsi a Castellaneta (nel dicembre 2018) per il mio servizio di Visitatore generale alla Provincia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria dei Frati Minori di Lecce, in cui ebbi modo di incontrare il Vescovo, condividendo pur se brevemente il vissuto pastorale e la radicata dimensione caritatevole, e di apprezzare le bellezze naturali del territorio.
Ora, vengo a voi da fratello “minore”, consapevole della responsabilità che mi attende e verso la quale sperimento la mia inadeguatezza. Ma imparerò a stare «in mezzo a voi come colui che serve» (Lc 22,27), e a “camminare insieme” a voi per continuare a mostrare, in ascolto dello Spirito Santo e della complessità di questo tempo che muta velocemente, il volto di una Chiesa sinodale: nella comunione, nella partecipazione e nella missione. Sono certo che sarà anche grazie alle vostre preghiere e alla vostra amicizia, nel vicendevole ascolto, che potrò essere un pastore con «cuore di padre» (Patris corde).
Rivolgo un particolare saluto a Mons. Claudio Maniago, mio predecessore, che avrò la gioia di incontrare quanto prima, nel desiderio di ascoltare la bellezza e la ricchezza degli anni trascorsi con voi.
Abbraccio di cuore, uniti nel comune legame sacramentale, i confratelli presbiteri, primi ed insostituibili collaboratori nel ministero episcopale: desidero con voi continuare a sperimentare la bellezza della fraternità. Ad essi unisco i diaconi permanenti e i seminaristi, a cui riserverò una particolare cura.
Saluto con affetto i religiosi e le religiose, a cui mi associa il vincolo della consacrazione: insieme a voi tutti non smetterò di continuare a testimoniare la gioia di una vita interamente donata al Signore.
Saluto, poi, quanti offrono la loro collaborazione nei diversi organismi diocesani, nelle realtà parrocchiali, nei santuari, nelle confraternite, nelle associazioni, nei movimenti e nei gruppi ecclesiali. Con la vostra presenza e il vostro impegno potremo dare un’autentica testimonianza ecclesiale: «Non lasciamoci rubare la comunità!» (Evangelii gaudium 92).
Non mancherò di collaborare, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, per realizzare il comune «sogno di una società fraterna» (Fratelli tutti 4), con le diverse autorità civili e militari presenti in Diocesi: a voi il mio cordiale saluto.
Rivolgo, infine, un fraterno saluto agli Eccellentissimi Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese, ad iniziare dal Presidente Mons. Donato Negro, e dal nostro Metropolita Mons. Filippo Santoro.
Nell’attesa di incontraci, venendo in mezzo a voi, ricordiamoci vicendevolmente nella preghiera, con la richiesta particolare del dono della pace, soprattutto per la terra d’Ucraina.
Affido il mio prossimo ministero, all’intercessione della Madonna delle Grazie, patrona della terra da cui provengo, a San Francesco d’Assisi e ai nostri santi patroni San Nicola di Bari e San Francesco da Paola.
Vi abbraccio e vi benedico.
Buon cammino quaresimale!

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