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Via libera alla nascita di Irpinia Rifiuti Zero Spa, D'Alessio: "Abbiamo salvato il servizio pubblico"

Il presidente dell'ente d'ambito di Collina Liguorini ha fatto il punto della situazione sugli ultimi passaggi della vicenda: "Abbiamo concluso un percorso legittimo e virtuoso. Terremo un tavolo con i sindaci per valutare le strade percorribili"

Nella mattinata di oggi, presso la sede dell’Ato Rifiuti a Collina Liguorini, il presidente Vittorio D’Alessio ha fatto il punto della situazione dopo la costituzione della nuova società in house per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani irpini, Irpinia Rifiuti Zero Spa: “Abbiamo completato il percorso prefissato all'inizio del mandato, quello di salvare il servizio pubblico. Il parere della Corte dei Conti è un parere di principio, che non entra nel caso specifico, e non fa alcun rilievo sulle questioni economico-finanziarie, anzi. Siamo l'Ato più virtuoso della Campania. Il rilievo assorbente della Corte dei Conti, quello che genera poi il parere negativo, è relativo all'affidamento. La legge 201 non chiarisce che debba esserci un affidamento attraverso un contratto ma specifica esclusivamente che entro il 29 marzo doveva essere costituita una società interamente pubblica e questo lo abbiamo fatto".

D'Alessio: "Il percorso portato avanti è legittimo e virtuoso"

D'Alessio definisce "legittimo" il percorso che ha portato alla nascita della newco in quanto è stato effettuato nel rispetto della normativa: "Abbiamo osservato la disciplina europea nella relazione dell’università Phartenope di Napoli e asseverata dalla Deloitte Spa. Pertanto, credo che eccezioni a questo ente non se ne possano fare".

"Con i sindaci terremo un tavolo tecnico per valutare le strade percorribili"

Il presidente dell'ente d'ambito di Collina Liguorini ha poi voluto rassicurare i sindaci irpini per quanto riguarda le spese e il bilancio: "L'Ato seguirà la strada più utile agli amministratori. Voglio ricordare che finora IrpiniAmbiente è stata gestita con il credito di istituti bancari, non c'è stato nessun tipo di esborso economico da parte dell'ente Provincia e l'idea che avevamo era quella di capitalizzare i debiti dei Comuni sugli utili dell'Ato spalmandoli in 15 anni. Smentisco, dunque, tutte le voci che hanno generato allarme tra i sindaci". 

"Sicuramente terremo un tavolo di condivisione che sia tecnico-economico per valutare le strade percorribili - continua- e lo faremo tenendo conto della fattibilità giuridica di ciascun possibile percorso, che dovrà essere valido anche economicamente. Siamo aperti a qualsiasi soluzione se condivisa e non imposta. Di certo non saremo noi ad inclinare i bilanci dei vari Comuni".

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