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#IoApro1501, Fipe Campania non aderisce: "Ma il governo cambi subito atteggiamento"

Di Porzio: "Le manifestazioni di piazza inevitabili"

La FIPE Campania prende le distanze dalla manifestazione #IoApro1501 pur condividendo le ragioni della protesta. L'iniziativa pacifica riguarda i ristoratori di tutta Italia che questa sera hanno deciso di restare aperti con servizio ai tavoli e accogliere i clienti anche dalle ore 18:00 in poi, andando di fatto contro il DPCM.

Di seguito le dichiarazioni di Massimo Di Porzio, titolare dello storico Ristorante “Da Umberto” e presidente della FIPE Campania

“Spero davvero che aderiranno in pochi – sostiene Di Porzio – questa è un’iniziativa che parla alla pancia, molti istintivamente sono portati ad essere d’accordo perchè siamo tutti stanchi e arrabbiati. Ma dobbiamo usare la testa in questo momento, ragionare e non creare ulteriori danni economici alle aziende”

“Le ragioni della protesta sono comprensibili – aggiunge – ma il metodo è assolutamente sbagliato. Non possiamo invitare i nostri associati ad infrangere la legge. Questa protesta può avere gravi conseguenze. Oltre alla sanzione pecuniaria e alla possibile sospensione dell’attività, per chi vi aderisce si può configurare anche un reato penale.

“Noi di certo non esporremo i nostri esercenti a prendere una posizione per la quale potrebbe venirgli contestato un reato contro la salute pubblica. Come Fipe e Confcommercio Campania abbiamo organizzato ben tre manifestazioni pacifiche nei mesi scorsi, per evidenziare la catastrofe che ha investito il mondo della ristorazione e dell’intrattenimento, ed il commercio in generale. Ma il Governo e la Regione Campania devono cambiare completamente atteggiamento nei confronti del nostro settore, altrimenti proteste e manifestazioni di piazza saranno inevitabili”

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