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Incontro in Regione per monitorare il Piano Controllo Cinghiale

L'assessore Caputo: "La densità di popolazione Sus Scrofa nelle aree protette rappresenta un valore non più tollerabile"

Nicola Caputo, assessore alle Politiche Agricole della Regione Campania ha incontrato i Parchi Regionali per un aggiornamento circa le azioni poste in essere dagli Enti Gestori delle Aree Natura 2000 in esecuzione del Piano Controllo Cinghiale per le aree protette. 

Hanno preso parte all'incontro, in rappresentanza di tutti gli enti gestori, i presidenti Francesco Iovino, parco del Partenio, Luigi Verrengia parco di Roccamonfina Foce Del Garigliano e Fabio Guerriero parco dei Picentini nonché il gruppo Criuv con il direttore Marina Pompameo e il dott. ValerioToscano, il prof. AlessandroFioretti del dipartimento di Medicina Veterinaria FedericoII, il prof. Vincenzo Veneziano direttore dell'Osservatorio Faunistico Regionale, il dott. Sabatino Troisi coordinatore dei Faunisti AreeaParco e due giovanissimi faunisti Unina Criuv dott.ssa Maria Rosaria Bordaro e il dott. GeremiavBolletti.

"L'incontro è stato utile per un sollecitare i parchi più virtuosi ad un azione di contaminazione degli altri enti gestori rimasti ancora inadempienti nell'avvio delle azioni previste dal Piano Di Controllo posta anche l'emergenza rappresentata dalla Peste Suina Africana - dice Caputo - I parchi presenti hanno evidenziato gli enormi passi avanti fatti in questi mesi grazie al supporto del CRIUV e dell'Universitá chiamati purtroppo anche a colmare una perdurante carenza di personale amministrativo, nel campo del controllo e del monitoraggio presentando anche un interessante e straordinario lavoro compiuto dal gruppo di faunisti incaricati della raccolta dati e del monitoraggio della specie Cinghiale nelle aree protette, lavoro propedeutico ad una consapevole e concreta attività di gestione e controllo della specie. Dalla condivisione dei dati raccolti dal gruppo di lavoro è emerso chiaramente come la densità di popolazione Sus Scrofa nelle aree protette rappresenta un valore non più tollerabile per questi siti preposti alla tutela e conservazione della biodiversità, rendendo indispensabili interventi con misure attive di contrasto, gestione e controllo , che la nostra Regione attualmente all'avanguardia in materia, ha l'obbligo di implementare e sostenere!". 

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