Avellino, il grido di disperazione di Antonio: "Ho chiesto solo un passo carrabile davanti al negozio, rischio di perdere tutto!"
La rabbia e la frustrazione di un artigiano avellinese e l'appello al Comune del capoluogo: "L'ultima volta mi è stato risposto di smettere di chiedere, tanto non me lo daranno mai"
Caro Sindaco Gianluca Festa,
"Sono un cittadino di Avellino dalla nascita, ho un'attività da 16 anni, assolvo i miei doveri da 16 anni (TARI, TASI, ecc.). Ho chiesto più volte a lei e ai vigili di darmi il diritto a lavorare, cioè un passo carrabile davanti al mio negozio. Niente... non c'è verso, l'ultima volta mi è stato risposto di smettere di chiedere, tanto non me lo daranno mai."
Con queste parole, Antonio De Girolamo de "La Bottega delle Tende" di Via Michele Capozzi rivolge un appello accorato al Sindaco di Avellino, Gianluca Festa. La lettera di Antonio De Girolamo rappresenta la voce di un imprenditore locale che si sente abbandonato dalle istituzioni e dai processi di sviluppo cittadini. È un grido di disperazione e un appello alla giustizia.
"Caro Sindaco, volere è potere"
Queste parole dovrebbero essere la linfa vitale di ogni amministrazione comunale. Il desiderio di Antonio De Girolamo è semplice e ragionevole: ottenere un passo carrabile davanti al suo negozio. Questa richiesta potrebbe sembrare banale, ma per un piccolo imprenditore può fare la differenza tra sopravvivere e chiudere. Non è una richiesta impossibile da soddisfare, ma sembra che sia stata ignorata o, peggio ancora, respinta.
"Avete attivato una ZTL, avete chiuso il traffico per agevolare bar, pizzerie e ristoranti al centro storico e non riuscite a fare qualcosa per me?"
La domanda di Antonio è legittima. L'amministrazione comunale ha dimostrato di essere in grado di prendere decisioni e attuare cambiamenti significativi per favorire le attività commerciali. Ma perché trascurare i piccoli imprenditori come Antonio, che rappresentano il cuore pulsante dell'artigianato locale? La sua attività è una delle poche rimaste ad Avellino, eppure sembra che sia lasciato a sé stesso, senza alcuna considerazione.
"La mia attività è artigianale ed ad Avellino quasi non c'è ne sono, dovreste tenere in considerazione anche questo, perché prima o poi, se non cambia nulla, sarò costretto ad andare via... come fanno milioni di giovani."
Le parole di Antonio devono essere ascoltate attentamente. La sua attività artigianale è un patrimonio per la città di Avellino. La chiusura di imprese locali non fa altro che erodere l'identità e l'economia della città. È tempo di prestare attenzione alle esigenze di coloro che investono il loro tempo, la loro passione e le loro risorse in questa comunità.
"La vita non è fatta solo di canzonette ma anche di lavoro e tanti sacrifici"
La vita di Antonio De Girolamo è dedicata al lavoro e al suo negozio. Ha dimostrato di essere un cittadino modello che contribuisce alla crescita economica di Avellino. È arrivato il momento di riconoscere il suo impegno e la sua dedizione.
"Spero che questo messaggio vi faccia riflettere." Queste parole rappresentano una speranza, una speranza che il Sindaco Gianluca Festa e l'intera amministrazione comunale riflettano sulla situazione di Antonio De Girolamo e prendano provvedimenti per supportare le piccole imprese locali. È attraverso la solidarietà e l'attenzione ai dettagli che Avellino potrà prosperare.
L’appello di Antonio è un richiamo all'importanza di sostenere e valorizzare i piccoli imprenditori locali. La loro lotta è la lotta di Avellino stessa, e il loro successo è il successo della comunità nel suo complesso. La speranza è che il Sindaco e le autorità cittadine rispondano a questa richiesta con sensibilità ed empatia, dimostrando che, in effetti, "volere è potere" quando si tratta di sostenere il tessuto economico di Avellino.