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I No-Vax dovranno mettersi il cuore in pace, il test rapido non basta: serve il Green pass

Sono in arrivo nuove limitazioni. Intanto, il presidente De Luca avvisa: "Sul vaccino anti Covid si è messa in piedi una campagna di disinformazione vergognosa, incivile e neomedievale"

I non vaccinati sprovvisti di Green pass che speravano nei test rapidi antigenici salivari per poter andare al lavoro, al cinema, al ristorante, in palestra, si dovranno mettere il cuore in pace: il ministero della Salute non lo ritiene adatto a ottenere la certificazione verde.

Nella circolare pubblicata ieri, il dicastero guidato da Roberto Speranza avverte che «i test antigenici rapidi su saliva, sulla base delle evidenze disponibili, non sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro-nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità. Inoltre – si legge ancora – i test antigenici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde Covid-19. Stanno emergendo alcune evidenze scientifiche riguardo il possibile impiego di test antigenici salivari basati su misurazione con strumenti di laboratorio, che tuttavia sono ancora in corso di valutazione per tali applicazioni».

In pratica, stando a quanto si legge nella circolare del ministero della Salute, non sarà possibile ottenere il Green pass sulla base dei test antigenici salivari.

Il documento firmato dal direttore generale della Prevenzione del ministero, Giovanni Rezza, specifica inoltre: «I test salivari molecolari possono essere usati nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione di Sars-CoV-2 in ambito scolastico, per lo screening dei contatti di caso in bambini anche se la scuola non fa parte del Piano di monitoraggio, in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo o in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in Rsa, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico)».

In conclusione, sì ai test molecolari salivari per i bambini che frequentano la scuola e che sono coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione del Covid. Sì ai salivari per gli operatori sanitari e socio-sanitari per gli screening programmati al lavoro. Sì per anziani ricoverati in Rsa o per persone con autismo, cioè per soggetti che fanno fatica a fare un normale tampone naso-faringeo. No ai test antigenici salivari per chiunque. Se ne deduce che gli operatori sanitari e socio-sanitari che fanno l’antigenico salivare perché non vaccinati, non potranno avere il Green pass e, pertanto, non potranno lavorare.

De Luca: "La campagna vaccinale è bloccata"

“Nonostante le decisioni relative al Green Pass, la ripresa della campagna vaccinale non c’è stata - ha affermato il presidente della Regione, Vincenzo De Luca - ritenevo che dopo le decisioni sul #greenpass ci sarebbe stata una ripresa delle vaccinazioni, ma questa forte ripresa non c'è stata neanche con le decisioni sul certificato verde e di non dare lo stipendio a chi decide di non vaccinarsi. In Campania avremo una situazione critica: abbiamo un livello molto elevato di economia sommersa, tanti lavorano in nero e non hanno il problema della sospensione della retribuzione e siamo la regione con il livello più alto di reddito di cittadinanza. Chi percepisce il reddito chiaramente non si preoccupa di perdere la retribuzione se non si vaccina". 

No Vax? Un movimento neo-medievale

“Sul vaccino anti Covid si è messa in piedi una campagna di disinformazione vergognosa, incivile e neomedievale. Abbiamo registrato anche in Italia l'emergere di un movimento neomedievale che dice le cose più sconcertanti, più stupide, le invenzioni più inimmaginabili. Siamo veramente alla stregoneria dei tempi del medioevo.Tutti questi soggetti neomedievali che non vogliono fare il vaccino non hanno esibito una sola motivazione. Si continua a parlare di mancanza di libertà, una campagna idiota e fondata sul nulla. Non ci sono le condizioni minime per ragionare. Io, sinceramente, penso che la situazione sia chiara a tutte le persone di buon senso - continua De Luca - Per quanto riguarda la vaccinazione normale per i bambini, facemmo uno sforzo enorme per arrivare al 95%. Stiamo parlando di malattie come il tetano, il morbillo ecc… Io spero che questa campagna neo-medievale non abbia conseguenze sui bambini. Spero che questi neo-medievali non abbiamo deciso di fare tornare il virus della poliomielite nelle nostre famiglie. Io mi auguro che, almeno per la campagna di vaccinazione per i bambini venga usata la ragione”. Conclude. 

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