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"Governance e sviluppo locale. Una strategia condivisa": il tavolo odierno all'Abbazia del Loreto

Il resoconto della tavola rotonda alla quale hanno preso parte i principali rappresentanti delle istituzioni politiche del territorio

"Governance e sviluppo locale. Una strategia condivisa”. È su questo tema che si è tenuta, oggi pomeriggio, presso il Salone degli Arazzi dell’Abbazia del Loreto di Mercogliano, una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i principali rappresentanti delle istituzioni politiche del territorio irpino, nonché il presidente della provincia di Avellino Rizieri Buonopane e l’assessore regionale al Turismo Felice Casucci.

D'Alessio: "Il territorio ha bisogno di programmazione"

"Abbiamo bisogno di servizi, di riqualificare le nostre aree per dare delle offerte ai turisti che verranno a visitare il Parco del Partenio" dichiara il sindaco di Mercogliano, Vittorio D'Alessio. "E, soprattutto, fare rete, l'idea che è nata da tutti i sindaci del Partenio per rilanciare un territorio che, già di per sé, è una ricchezza. Il territorio ha bisogno di programmazione, di riorganizzazione dalla sentieristica alle strutture ricettive, non soffermandosi sul solo turismo religioso, ma accostando a esso anche un'offerta valida, per un turismo di più giorni con più offerte".

Su Sistema Irpinia: "Ritengo ancora che sia un modo per mettere in rete l'Irpinia, attraverso un intersambio culturale e turistico tra gli hub. Ma noi siamo andati di più, oltre i confini regionali e abbiamo cercato anche di unire le aree interne con quelle della costiera, un progetto che è nato già un anno e mezzo fa. A breve, ci saranno anche parecchi fondi per questo settore".

Giuditta: "Siamo una periferia di Napoli, dobbiamo essere protagonisti rispetto a ciò che abbiamo"

"Oggi vogliamo partire con quest'iniziativa insieme ai sindaci del territorio e agli operatori del settore" afferma il sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta. "Dobbiamo discutere come utilizzare i fondi del Pnrr, che sono importantissimi. Prima di poterli sfruttare e di buttar giù delle idee, c'è bisogno di un ragionamento, una riflessione. Dobbiamo parlare di infrastrutture primarie, di collegamenti ferroviari, poi anche mettere il nostro territorio in competitività con altre aree".

Secondo Giuditta, parlare di turismo senza affrontare il tema delle infrastrutture: "Significa non allinearsi agli altri territori. Possiamo fare tutto, ma se poi non riusciamo a creare infrastrutture? C'è bisogno di un nuovo metodo, c'è bisogno di capire che da soli non si va da nessuna parte, ma coinvolgendo le classi dirigenti, i sindacati e le associazioni di categoria, tutti insieme possiamo studiare lo sviluppo del territorio. Io ritengo che siamo una periferia di Napoli e dobbiamo prenderci quello che interessa al Partenio per valorizzarli. Non dobbiamo considerarci marginali, ma protagonisti di quello che abbiamo".

Su Sistema Irpinia, invece: "Credo che Biancardi abbia fatto qualche fuga in avanti. Gli infopoint, nei paesi, servono quando hai già creato qualche struttura, ma probabilmente occorre una riflessione più profonda".

Petracca: "L'Irpinia non è New York, ci scontriamo anche con le esigenze di Ferrovie dello Stato"

E, a proposito dei collegamenti ferroviari, il consigliere regionale Maurizio Petracca chiarisce: "Molto spesso si dice che non vi sono collegamenti su ferro, ma non è così. All'epoca, fu individuata l'area della Stazione Hirpinia. Ora, secondo me, quel luogo è insufficiente, perché la Bassa Irpinia è tagliata completamente. L'Irpinia non è New York, ci scontriamo anche con le esigenze di Ferrovie dello Stato. Allora, rispetto a ciò, bisogna trovare una formula economica, quanto più contenuta possibile, che consenta l'allacciamento dell'Alta Irpinia all'Alta Velocità. Quando il capoluogo non ha più la sua funzione, il livello negativo si ripercuote sull'intero territorio provinciale".

Secondo Petracca, quindi, si sta facendo una battaglia a legare anche Avelino sull'Alta Velocità: "Una proposta, anche praticabile, è venuta oggi, ma resto del parere che la strategia più facilmente praticabile resta quella dello snodo di Codola, che qualcuno degli amministratori vicini alla mia parte politica ha portato sempre all'attenzione, da anni. Stiamo lottando con RFI e speriamo di ottenere qualche risultato".

Abate Guariglia: "Le priorità sono tante, Montevergine ha bisogno di altre vie di comunicazione"

L'Abate di Montevergine, don Riccardo Luca Guariglia, si sofferma sul concetto di sinergia: "È il dato fondamentale per portare avanti ogni discorso di progettualità tra le istituzioni. Essendo io a guidare un Santuario che, oltre a richiamare ogni anno migliaia di fedeli, attrae un turismo religioso qualificato, penso che tutte le componenti che si trovano ai piedi del Partenio sono coinvolte per realizzare questa forma di turismo e far sì che essa si qualifichi sempre. Le priorità sono tante: dai parcheggi alle strutture ricettive: proprio qualche tempo fa, abbiamo iniziato il restauro del nostro albergo su al Santuario, ma non basta. Montevergine ha bisogno di altre vie di comunicazione e strutture che possano rendere tutta la zona del Partenio accogliente. Bisogna rendere le persone anche qualificate per saper accogliere i pellegrini e i turisti che arrivano".

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