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Giornata Internazionale delle Vittime dell'Amianto: "L'Isochimica ha scoperchiato il vaso di Pandora sui veleni dell'Irpinia"

Il resoconto del dibattito "Avellino - Ex Isochimica. Amianto una tragedia che persiste"

In occasione della Giornata Internazionale delle Vittime dell'Amianto, si è svolto, presso il Circolo della Stampa di Avellino, il dibattito "Avellino - Ex Isochimica. Amianto una tragedia che persiste" promosso da Legambiente Avellino-Alveare e dalla Cgil di Avellino. 

“Bisogna monitorare la presenza di fibre di amianto nell’acqua potabile – afferma Franco Mazza, presidente dell’associazione “Salviamo la Valle del Sabato” – ci sono anche tante tubature in amianto e questo aspetto non può essere trascurato. Dobbiamo affrontare questo argomento nella sua cornice più ampia: quello della sicurezza sul lavoro. Sono venuti meno i processi formativi e, quando si assume a giorni un lavoratore, è difficile che quest’ultimo possa acquisire la formazione necessaria e indispensabile allo svolgimento del lavoro.  C’è molto da fare anche per quanto riguarda gli aspetti ispettivi. Ovviamente non si può pensare che la sicurezza sul lavoro sia garantita soltanto dalla firma di qualche carta. Occorre un percorso serio da mettere in atto”.

Giornata Internazionale delle Vittime dell'Amianto

"Dobbiamo ancora capire come tutelare i lavoratori che hanno contratto le malattie"

“L’iniziativa di oggi pone l’accento sulla tragedia dell’amianto – dichiara Franco Fiordellisi, Cgil di Avellino – la memoria storica è importante ma anche la prospettiva è importante. Dobbiamo ancora capire come tutelare i lavoratori che hanno contratto le malattie, fare le opportune bonifiche e destinare diversamente i luoghi. Dobbiamo rilanciare un’attività sindacale e politica, in accordo con la Regione, per avere un piano di prevenzione adeguato. Perché il picco di esposizione all’amianto, in generale, si avrà tra il 2025 e il 2030. Queste sono malattie che hanno un percorso molto lungo”.

"Questa lotta c’ha insegnato tanto anche a noi"

“Il nostro ruolo è prima di tutto quello della tutela sociale e previdenziale – sottolinea Antonella Coppola, direttrice INCA Avellino – questa lotta c’ha insegnato tanto anche a noi. I lavoratori dell’Isochimica c’hanno insegnato tantissimo. La storia Isochimica c'insegna che i lavoratori venivano scelti giovanissimi  e nessuno, per età e per anzianità di lavoro, poteva accedere alla pensione. Anche come comitato amianto ho dato la disponibilità ad aiutare tutti gli ex lavoratori dell’Isochimica ma, come era matematico, solo il 30% è riuscito a usufruire degli aiuti da parte del governo. Noi abbiamo fatto una lotta importante per avere anche altre possibilità. Negli appuntamenti importanti siamo sempre rimasti assieme, e continueremo a farlo”.  

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