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Giornata della Memoria, il Prefetto Spena: "Ricordare gli orrori per non ripetere gli stessi errori"

"La pandemia ha messo in risalto una coesione europea che prima non c’era"

Rendere omaggio a quanti nel periodo delle barbarie nazifasciste pagarono un tragico prezzo durante l'ultimo conflitto mondiale, perché vittime dell'antisemitismo e delle leggi razziali.

 È questo il senso della cerimonia che ha avuto luogo questa mattina, presso il Palazzo di Governo. L'attuale fase emergenziale, legata alla situazione epidemiologica da COVID-19, e le relative misure restrittive disposte dal Governo impongono una modalità diversa, ma comunque solenne, della tradizionale cerimonia. 

 Nel corso di un collegamento in remoto, il Prefetto di Avellino, Paola Spena, ha consegnato idealmente le medaglie d'onore, unitamente ai Sindaci, presenti nelle rispettive sedi Comunali, ai familiari degli insigniti, cittadini della provincia di Avellino, deportati ed internati nei lager nazisti. 

 All'evento hanno preso parte, oltre al Presidente dell'Amministrazione Provinciale, ai responsabili delle Forze dell'Ordine e dell'Esercito, anche i rappresentanti del mondo della Scuola che, con un intervento della professoressa Ilenia Doria e degli studenti del Convitto Nazionale di Avellino. 

Ecco le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Prefetto di Avellino, Paola Spena: 

La Giornata della Memoria, quest’anno organizzata da remoto (nel rispetto delle regole Covid) con l’aiuto dei sindaci, che consegneranno ai familiari degli insigniti le medaglie d’onore per coloro che sono stati internati nei lager nazisti, e con il fondamentale aiuto delle scuole che rivisiteranno alcuni temi che hanno caratterizzato l’Olocausto. La memoria è ciò che ci consente di ricordare gli orrori per non ripetere gli stessi errori. La memoria ci aiuta a riunirci intorno a dei valori fondamentali, sanciti dalla Costituzione. La memoria ci aiuta a trasferire la voce di tutti gli ebrei morti a causa del nazismo. La collaborazione dei giovani è importantissima in questo frangente. Non può esserci un risarcimento per ciò che è accaduto, però è un momento di coesione. Ed è importante perché il valore di uguaglianza e rispetto va ulteriormente ritrovato. Ogni occasione in cui possiamo ricordare i valori essenziali è fondamentale per non allontanarcene”.

"La pandemia ha messo in risalto una coesione europea che prima non c’era"

“È giusto parlare di purezza. Ma bisogna fare riferimento alla purezza dell’animo. Non a quel concetto di purezza razziale che ha portato allo sterminio. Dobbiamo vederci e commemorare per affermare i valori opposti a quelli dell’Olocausto. Questo è anche un momento di coesione tra Prefettura, governi locali e territorio. Io ricordo che la pandemia, in Europa e in Italia, in questo momento, ha messo in risalto una coesione che, probabilmente, prima era molto diverso”.

Cerimonia di consegna delle Medaglie d'Onore: i nomi degli insigniti

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