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Il giornalista irpino, Michele Criscitiello, segnalato all'Ordine

Si scatena la bufera

In un post di qualche giorno fa dichiarammo la nostra intenzione di segnalare all'Ordine il giornalista Michele Criscitiello che durante una trasmissione televisiva aveva "assunto un comportamento di sfida verso un ascoltatore, diventato immediatamente provocatorio, avendone riconosciuto l'accento dialettale napoletano e desumendo da ciò che l'ascoltatore fosse un tifoso del Napoli". 
Il confronto era poi degenerato quando il giornalista Criscitiello "ha intimato all'ascoltatore di *non fare il napoletano*  invece di richiamarlo genericamente ad un atteggiamento più educato. Offendendo, in tal modo, i cittadini di Napoli ed una intera tifoseria appassionata".
A noi sembra piuttosto evidente che Michele Criscitiello "sia venuto meno ai suoi doveri deontologici soprattutto in riferimento all'Art. 3, comma 2 del Codice di autoregolamentazione delle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi (Decreto del Ministero delle Comunicazioni 21 gennaio 2008 n.36, in G.U. 8 marzo, n. 58) non avendo prodotto sforzi per ricondurre la trasmissione entro binari di correttezza e al Decalogo del giornalismo sportivo (Decisione CNOG il 30.3.2009) con riferimento ai punti 4, 5, 8 e 9". 
I virgolettati sono estratti dalla comunicazione da noi spedita all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia a cui abbiamo chiesto riscontri.
Vi terremo informati sugli sviluppi.

Cosi in un post #difendilacitta'

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