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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ghemon, dalle origini a Sanremo con ancora un sogno da realizzare

Il rapper irpino Ghemon, dopo aver partecipato all'edizione 2019 di Sanremo, ha espresso il desiderio di tornare a suonare nella sua Avellino

“Sono molto legato alla mia terra. Avellino mi ha temprato caratterialmente. Uno dei miei sogni è organizzare un mio concerto allo stadio Partenio di Avellino. E’ un’idea alla quale sto provando a lavorare”.

A parlare così, poco dopo la sua prima avventura a Sanremo, è stato l’artista irpino Ghemon, che non perde mai occasione per esprimere amore per la sua terra.

Personaggio tra i più in voga del panorama rap/trap italiano, Ghemon (al secolo Giovanni Luca Picariello) è nato il primo aprile 1982. All’età di 13 anni ha avuto il primo contatto con il mondo hip hop, anche se in realtà, più che di musica, si occupava di graffiti: un’attività che lo vide “nascondersi” dietro la firma prima di Kal e poi di Esimo. La musica, però, non ha fatto sentire la sua mancanza nella età adolescenziale e così, grazie al cugino, Ghemon può dire di essere cresciuto a pane, Litfiba, Ligabue e soprattutto ad Articolo 31, dei quali si divertiva a smontare i pezzi.

I primi passi nel mondo della musica 

Molto presto si mette a lavoro per firmare i suoi primi progetti e, nel 1996, entra a far parte del “15 barrato”, un movimento musicale i cui testi erano tutti composti in dialetto irpino. Ben presto, però, Ghemon tornò a scrivere in italiano grazie al personale progetto “Sangamaro” messo in piedi con l’amico Domey Bianco. Il 2000 fu (forse) l’anno della svolta, grazie alla produzione del demo Bloodstains: una copia venne consegnata nelle mani dei Matia Bazar durante una puntata al Maurizio Costanzo Show. Non solo musica nella vita di Ghemon che nel 2002, per non scontentare i genitori, si trasferì a Roma dove conseguì la laurea in Giurisprudenza presso la LUISS.

La fatica e poi il successo 

L’avellinese, di gavetta ne ha fatta, con il primo album in studio (La rivincita dei buoni) pubblicato solo nel 2007: fu un grande successo che lo portò ad essere premiato a Faenza (2007) dalla rivista italiana Basement Magazine come Hip Hop Brand New Artist 2007. A Ghemon torna anche la voglia di non “restare solo” e con dj Tsura e il produttore Fid Mella mette in piedi "Ghemon & The Love 4tet", progetto che sfornò 32 brani, di cui 23 furono inseriti nell'album “E poi, all'improvviso, impazzire” del 2009.

Il nome di Ghemon entra sempre più nel panorama musicale italiano e tra le tante collaborazioni “di cartello” ci sono quelle con Neffa, Syria, l’altro avellinese di nascita Clementino e Fabri Fibra. Dopo cinque album, per l’artista irpino, arriva anche la gioia di partecipare all’edizione 2019 di Sanremo, dove con la sua “Rose viola” si è piazzato dodicesimo. Un risultato ottimo, ma che come detto non sopperisce al suo grande sogno: suonare davanti al pubblico della sua Avellino.

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