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I genitori irpini scrivono a De Luca: "Riapra le scuole"

La lettera del "Comitato Spontaneo Genitori - Riapriamo la Scuola"

Di seguito la lettera del "Comitato Spontaneo Genitori - Riapriamo la Scuola" di Avellino indirizzata al Governatore della Campania, Vincenzo De Luca; al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina; all’ Assessore Regionale all’Istruzione, Lucia Fortini; alla Dirigente dell’Ufficio Scolastico della Provincia di Avellino, Rosa Grano; ai Sindaci di tutti i comuni della provincia di Avellino; ai Dirigenti scolastici di ogni ordine e grado.

La lettera 

Egregio Signor Presidente,

In qualità di genitori di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Avellino, ci rivolgiamo a Lei, Lucia Azzolina, per invocare il ripristino immediato delle attività didattiche in presenza, sospese con ordinanza della Giunta della Regione Campania n.79. Si tratta di un provvedimento adottato senza alcuna considerazione della differenziazione territoriale del fenomeno epidemiologico, che è vistosamente e incontestabilmente concentrato, su tutte, nella provincia di Napoli e secondariamente in quella di Caserta, e in ogni caso con numeri di contagiati all’interno della scuola del tutto irrilevanti rispetto a quelli che si registrano al di fuori del contesto strettamente scolastico.

La scuola rappresenta al momento il più efficace laboratorio di sicurezza contro la diffusione del contagio da Covid-19 come dimostrano le centinaia di scuole che in intere province hanno conteggiato finora zero contagi e che andrebbero a maggior ragione tenute aperte come modelli da seguire. Il dispositivo in questione va stigmatizzato, come già fatto da numerosi osservatori autorevoli ed esponenti politici nazionali, tra cui anche il Ministro dell’Istruzione Azzolina, nonché dall’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici sezione Campania, come il fallimento della politica, perché manifesta l’incapacità di amministrare il territorio regionale prestando la dovuta attenzione alla differenza tra le condizioni territoriali. La Campania non è solo Napoli. L’ordinanza n.79 schiaccia nella stessa pressa, in maniera cieca e inammissibile, realtà sociali e insediative profondamente diverse: la densità abitativa e i flussi della mobilità giornaliera di un comune dell’area metropolitana di Napoli non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli di un comune dell’Alta Irpinia e noi riteniamo doveroso da parte di chi ci governa prendere in considerazione questa eterogeneità. Chiudere indistintamente tutte le scuole significa penalizzare tutti per la responsabilità di pochi, ove di responsabilità si tratti, gravando di un peso psico-sociale ed educativo enorme i più piccoli, che in questo primo mese di attività didattica in presenza, senza considerare i mesi del lockdown, hanno rinunciato alle loro consuetudini, dimostrando che si può uscire dalla propria comfort zone con una buona dose di impegno, di motivazione e anche di ottimismo.

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