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Addio a Francesco Rodia: "Non si può morire a 24 anni"

Si sono svolti oggi, presso la Chiesa Parrocchiale, i funerali del giovane di Santa Lucia di Serino

Si sono svolti oggi, presso la Chiesa Parrocchiale, i funerali di Francesco Rodia, il giovane di Santa Lucia di Serino venuto improvvisamente a mancare lo scorso 12 luglio in seguito a un infarto. 

Il ragazzo, 24 anni, era membro dell’Equipe Acr di Avellino e Presidente dell'Azione Cattolica di Santa Lucia di Serino, si è sentito male nella sua abitazione ed è stato trasportato all'ospedale, dove i medici hanno tentato in tutti i modi di salvargli la vita. Tuttavia, il cuore del giovane ha smesso di battere per sempre.

Il sindaco Vistocco: "Forte senso di incredulità e profonda tristezza in ognuno di noi"

Nei giorni scorsi, il sindaco di Santa Lucia di Serino, Ottaviano Vistocco, ha espresso un messaggio di cordoglio alla famiglia dello sfortunato Francesco, preannunciando il lutto cittadino: "La scomparsa prematura di Francesco Rodia ha sconvolto la comunità di Santa Lucia di Serino, un forte senso di incredulità e profonda tristezza pervadono in ognuno di noi che abbiamo avuto l'onore e la Grazia di Dio di poter condividere momenti con Francesco, un figlio e un padre della comunità di Santa Lucia, figlio in quanto giovane di questa terra e padre in quanto il suo splendido e grande cuore lo ha reso educatore a sostegno dei tanti piccoli della nostra comunità. Si è sempre reso disponibile e servitore di tutti con senso di umiltà, generosità e vero spirito cristiano. Il mio ruolo istituzionale di Sindaco, ma in particolare il mio essere uomo e padre determinano in me sentimenti di scoraggiamento e delusione, il mio essere credente e umile servo di Cristo mi hanno spinto a chiedere conforto al nostro San Giuseppe Moscati, il quale fece collocare su di una parete della Sala dell'ospedale, in alto, come a dominare tutto l'ambiente, un Crocifisso con un'iscrizione che non poteva essere più felice: "Ero mors tua, o mors." ("O morte, sarò la tua morte"), citazione del profeta Osea (Os 13,14). In questo momento diventa reale questo pensiero in quanto la bontà e il sorriso divino che ci ha donato Francesco hanno rappresentato la sconfitta della morte che ha cercato di avvelenare la sua vita . Credo che se tutti noi che abbiamo conosciuto Francesco, in particolare i tanti bambini, come lui ha testimoniato e vissuto, riuscissimo a far vivere il suo sorriso e il suo amore nel donarsi agli altri con cuore puro, Francesco vivrà per sempre con noi e in mezzo a noi. Il Sindaco e l'amministrazione comunale a nome di tutta la comunità si stringono al terribile dolore che ha colpito la famiglia di Francesco". 

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