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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Presentato il programma di "Interferenze", il festival che combina arte e ruralità

A dieci anni di distanza dall'ultima edizione, torna «Interferenze», il festival dell'arte che ruota attorno ai suoni, alle tecnoculture e alla ruralità, con alcune importanti novità

È stato presentato questa mattina, presso la Scuola Enologica situata in via Tuoro Cappuccini, il programma di "Interferenze". A dieci anni di distanza dall'ultima edizione, torna «Interferenze», il festival dell'arte che ruota attorno ai suoni, alle tecnoculture e alla ruralità, con alcune importanti novità. Quest'anno infatti «Interferenze» si fonde con «Liminaria», il progetto di residenze artistiche nelle aree rurali della Campania, e proporrà un calendario interventi in diversi territori del Sannio e dell'Irpinia: Colle Sannita, Montefalcone di Val Fortore, Aquilonia, San Martino Valle Caudina.

"Ritorniamo in un mondo completamente trasformato dalla crisi pandemica, dove la tecnologia ha sopperito alle distanze, cambiando completamente i concetti spaziali di riferimento, e dove anche l'arte è stata posta di fronte a nuove sfide e a nuove tematiche da affrontare", così i curatori della rassegna, Leandro Pisano e Alessandro Esposito, commentano l'iniziativa

Per quanto riguarda la provincia di Avellino, la kermesse organizzata da Leandro Pisano e Alessandro Esposito si svolgerà a San Martino Valle Caudina nei giorni 26, 27, 28, 29 e 30 luglio 2022. Precisamente, martedì 26 e mercoledì 27 luglio, alle ore 21.30, andrà in scena il San Martino Film Festival, una rassegna di cortometraggi a cura di Matteo Petecca, e Capofiume/Murillo, nello spazio del percorso lungo il fiume.

Ecco qui il programma completo di "Interferenze" 

Summer School "Liminaria" 

L'edizione 2021 della scuola si proponeva di costruire una riflessione sugli impatti dei cambiamenti climatici nel contesto delle aree interne del Paese e sulle narrazioni che li accompagnano, intendendo queste ultime come possibile strumento per l'elaborazione di futuri territoriali che emergano dalle comunità stesse che le abitano. Più informazioni sull'edizione 2021, realizzata in collaborazione con il Master Environmental Humanities dell'Università degli Studi di Roma Tre: la scuola di quest'anno si propone come un'occasione di formazione non frontale, come gruppo di lavoro impegnato in una ricerca collettiva: un'esperienza didattico-pedagogica in cui ogni partecipante contribuirà alla creazione di occasioni di riflessione comune su temi, metodi, pratiche. In relazione simbiotica con l'edizione 2022 di Liminaria/ Interferenze, la scuola intende sondare le infinite manifestazioni delle energie, intese come complesso di forze invisibili che sovrintendono alle trasformazioni di tempo e spazio nel contesto di San Martino Valle Caudina e, in termini più ampi, del territorio che lo circonda. Nel suo ambiguo sfumare tra urbano e rurale, questo interroga la categoria del selvatico svolgendo funzione del confine permeabile, di terra nullius (o communis) fra comunità e sistemi territoriali differenti, e quindi di campo ibrido in cui collocare incontri e scambi. Il paese è oggetto di trasformazioni, sotto la spinta di processi globali (dai cambiamenti climatici ai nuovi flussi della logistica neoliberista), nazionali (tra finanziamenti per il recupero e la resilienza e persistenti retoriche di rilancio turistico dei luoghi), locali (perché intanto, a San Martino, nuove generazioni crescono e antiche acque riaffiorano in superficie). La scuola intende quindi costruire una possibilità collettiva di lettura delle energie che muovono le (in)visibili trasformazioni di questo territorio e di ciò che coinvolgono: gli elementi ecosistemici, i ruoli di genere, il paesaggio, i tempi, le relazioni. La volontà è quella di collaborare alla ricostruzione di narrazioni antiche e inedite che, se non potranno ambire a rappresentare i luoghi in sé, potranno almeno raccontarne un esperire collettivo: una guida percettiva di San Martino Valle Caudina.

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