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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Fase 3, la rivincita della campagna: boom per gli agriturismi

L'agriturismo svolge un ruolo nevralgico per la ripartenza della vita sociale, ma anche per la riscoperta degli antichi borghi

Sono stati gli ultimi ad aprire, ma i primi a registrare un successo di prenotazioni con numerosi sold out in tutta la regione. Gli agriturismi della rete Campagna Amica - comunicano Coldiretti e Terranostra Campania - hanno festeggiato la riapertura totale nel primo weekend della fase 3, nel rispetto delle prescrizioni anti-covid. Un successo che va dai Campi Flegrei al Vesuviano, dalla Costiera Sorrentina all'Amalfitana, dal Cilento alla Terra di Lavoro, dall'Appennino centrale tra Sannio e Irpinia al Matese.

    L'appeal della vacanza in campagna, o della giornata di escursione, è stato spinto con ogni probabilità dalla percezione di minore incidenza del coronavirus nei territori rurali e dalla possibilità di trascorrere ore serene a contatto con la natura.

    Un risultato che - sottolineano Coldiretti e Terranostra Campania - dimostra il maggior livello di sicurezza nelle campagne dove si lavora spesso all'aria aperta ed è più facile mantenere le distanze grazie ai grandi spazi disponibili.

    L'agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori.

    In Campania sono presenti oltre 700 agriturismi nelle cinque province. Se la cucina è una delle ragioni principali per scegliere l'agriturismo, sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l'equitazione, il bike touring, il tiro con l'arco, il trekking, ma non mancano - spiegano Coldiretti e Terranostra Campania - attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. In Campania l'offerta agrituristica è sempre più ricca e variegata, con crescita continua del turismo culturale e del turismo "green".

    La rete degli agriturismi cresce insieme ad un modello di agricoltura che è presidio del territorio e custode di un patrimonio di 531 bandiere del gusto (prodotti agroalimentari tradizionali), grazie al quale la Campania è la prima regione d'Italia per biodiversità.

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