Il vice ministro Buffagni contro De Luca: "Pare Puffo brontolone"
Le parole del vice ministro dopo le decisioni di De Luca
Il "Liberi tutti" annunciato dal Governo, a partire dal prossimo 3 giugno, lascia più di qualche perplessità nel presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. De Luca, infatti, nel corso della trasmissione "In mezz'ora", ha annunciato di non aver sottoscritto l'accordo Governo- Regioni perché non condivide neanche alcune delle riaperture previste da oggi, lunedì 18 maggio. "C'è un clima di confusione in Italia, basti pensare che siamo a domenica pomeriggio e dovremmo riaprire lunedì mattina, così hanno comunicato all'Italia. Voglio chiarire che noi non apriamo lunedì mattina né i ristoranti, né i pub, né altro, per serietà. Ho sentito le dichiarazioni del presidente del Consiglio, dal 3 giugno liberi tutti. Io non lo so cosa succederà il 3 giugno, io cercherò di ragionare il 2 giugno per sapere qual è la situazione epidemiologica. Che significa liberi tutti? Se il contagio viene contenuto va bene, ma se abbiamo ancora livelli elevati di contagio che significa liberi tutti?", ha dichiarato De Luca.
L'attacco del vice ministro Buffagni
Le parole di De Luca hanno subito scatenato la reazione del vice ministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni: "Se decide il governo non va bene e le regioni vogliono essere autonome, se si decide il governo con le regioni insieme non va bene perché non si è fatto con il metodo che ogni singola regione propone, se dai più facoltà alle regioni di regolarsi autonomamente in base ai dati scientifici non va bene perché si scaricano le responsabilità su di loro. Adesso io dico... di errori se ne fanno tanti, ognuno deve fare meglio ed ogni giorno di più... Ma questa continua lamentela e scaricabarile personalmente mi ha proprio stufato. Non basta essere un brillante comunicatore per governare bene; De Luca è sempre bastian contrario, pare Puffo Brontolone... non va mai bene nulla. Auspico più responsabilità, più lavoro serio ed istituzionale. Ripongo sempre fiducia nel futuro, lo dobbiamo ai nostri concittadini ed ai nostri figli".
