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Odcec Avellino non introduce "voto da remoto", Ciriaco Morano: "Decisione immotivata e antidemocratica"

Il candidato alla Presidenza dell’Odcec di Avellino: "La decisione assunta è immotivata, iniqua e antidemocratica e rappresenta una pagina buia della vita del nostro Ordine che mai avremmo voluto commentare"

Il TAR Lazio, su ricorso di cinque colleghi dell’Ordine di Roma, ha sospeso, per l’ennesima volta, le elezioni dei Commercialisti previste a gennaio 2022.

Se la sospensione delle elezioni riguarda l’intero territorio nazionale, la sospensione della democrazia sembra sia prerogativa esclusiva dell’Ordine di Avellino.

Il Consiglio Nazionale, con informativa del 16 dicembre, preoccupato dalla “costante crescita dei contagi da Covid-19” e al fine di rispondere alle “esigenze superiori di tutela della salute pubblica” informava gli ordini territoriali di poter “modificare le modalità di espressione del voto” introducendo il “voto da remoto” in luogo di quello in presenza o istituendo “seggi aggiuntivi”.

A distanza di una settimana, preso atto dell’inerzia del Presidente dell’Ordine di Avellino, come iscritti, come rappresentanti dei territori, come candidati alle prossime elezioni nella lista “per la professione: accorciamo le distanze” abbiamo formalmente sollecitato la fissazione di un Consiglio per valutare l’introduzione del “voto elettronico da remoto” in luogo di quello “in presenza” o, in subordine, l’istituzione di seggi elettorali dislocati in provincia, il tutto secondo le indicazioni pervenute dai vertici nazionali.

Mentre la quasi totalità degli Ordini della Campania (Benevento – Caserta - Napoli - Napoli nord - Torre Annunziata - Sala Consilina – Salerno), rappresentanti l’80% degli iscritti, senza bisogno di stimoli e sollecitazioni, assumeva l’unica responsabile e democratica decisione di introdurre il “voto da remoto”, nella seduta del 3 gennaio 2022, il Consiglio dell’Ordine di Avellino, con risicata maggioranza (di 6 consiglieri su 11), ha ritenuto, in controtendenza all’atteggiamento responsabile e democratico, di dover confermare il “voto in presenza” senza l’istituzione di seggi in provincia, con l’ormai consueto atteggiamento prevaricatorio teso a ledere i diritti degli iscritti o quantomeno a ostacolarne e non agevolarne l’esercizio.

In un momento storico caratterizzato da forte recrudescenza della pandemia con focolai in tutta la provincia, la decisione assunta è immotivata, iniqua e antidemocratica e rappresenta una pagina buia della vita del nostro Ordine che mai avremmo voluto commentare.

Ciriaco Morano

candidato alla Presidenza dell’Odcec di Avellino

con la lista “per la professione: accorciamo le distanze”

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