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Dogana di Avellino, Sardine d'Irpinia: "Festa rifletta"

L'appello del coordinamento: "Non lasciamo che il monumento di Fanzago venga abbandonato nuovamente a se stesso"

«Spero, in questo modo, di riportare l’armonia nella vostra comunità.»

È con queste parole che l'architetto Massimiliano Fuksas abbandona il progetto di riqualificazione della Dogana. Siamo ben consapevoli che la decisione dell'architetto, purtroppo, non restituirà alcuna armonia ad Avellino: Gianluca Festa si è arrogato il diritto di monopolizzare un bene comune di valore storico-artistico, negando totalmente il confronto con i cittadini, i commercianti, gli ordini professionali e la giunta comunale. Come se la Dogana fosse di sua proprietà, ha trasformato un delicatissimo intervento di restauro una in una questione privata.

Noi Sardine d'Irpinia ci siamo immediatamente schierate al fianco delle altre associazioni cittadine a difesa dell'integrità architettonica della Dogana, forti della convinzione che il vero problema non fosse l'aver incaricato Fuksas, piuttosto il non aver rispettato l'iter procedurale previsto dal codice degli appalti. 

Auspichiamo che questa vicenda possa essere un monito ed uno spunto di riflessione per la comunità avellinese e che, nonostante tutto, il Sindaco e l'Ordine degli Architetti decidano di comune accordo di promuovere un bando di concorso regolare. L'obiettivo è non lasciare che il monumento di Fanzago venga abbandonato nuovamente a se stesso. 

Che siano le idee e non le firme a donare un volto nuovo alla Dogana!

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