Disoccupazione e povertà, Don Vitaliano: “Autunno difficile, dobbiamo essere preparati”
“Avellino riflette la tendenza nazionale e nel nostro dormitorio, attualmente, ci sono più ospiti italiani che stranieri”
Oltre alla questione Denso, durante l'incontro di questa mattina presso il Palazzo Vescovile di Avellino tra il Vescovo Arturo Aiello e il vertice di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia, è stata posta l'attenzione sulla mancanza di lavoro nella nostra provincia, che sta diventando sempre più un vero e proprio allarme sociale.
Le previsioni per i prossimi mesi, non sono certo rosee. Lo conferma anche il vice presidente della Caritas diocesana di Avellino, Don Vitaliano Della Sala: "Le premesse per questo autunno non sono buone, soprattutto a causa dell'annullamento del reddito di cittadinanza. Non intendo fare politica, ma è importante sottolineare che il reddito di cittadinanza, nonostante i suoi limiti e le critiche, ha aiutato molte famiglie. Abbiamo notato una diminuzione delle richieste nei centri di ascolto della Caritas quando è stato introdotto. Ora invece prevediamo un aumento delle richieste a partire da settembre e ci stiamo preparando per affrontare questa situazione. L'autunno sarà difficile a causa della disoccupazione e della mancanza di reddito, che sono già presenti nel nostro territorio. Dobbiamo fare del nostro meglio per gestire queste sfide in modo razionale e cercare soluzioni, ascoltando i protagonisti di questa situazione difficile".
L'attuale situazione alla Caritas: nel dormitorio più ospiti italiani che stranieri
"Abbiamo iniziato ad agosto a valutare la situazione, in particolare la preoccupazione per la fine del reddito di cittadinanza e l'incertezza sul funzionamento del reddito di inclusione, che inizia questo mese - ha raccontano Don Vitaliano -. La situazione della nostra provincia riflette la tendenza nazionale: l'Istat riporta che un italiano su dieci è in condizioni di povertà, al Sud un po' in più, e purtroppo Avellino non fa eccezione. Stiamo concentrando i nostri sforzi sugli immigrati, che non costituiscono più un'emergenza, ma richiedono preparazione per accogliere gli arrivi e trovare soluzioni. E per questo collaboriamo con le autorità locali e le istituzioni per gestire questa situazione. Dobbiamo anche prestare attenzione ai nostri connazionali, poiché il numero di italiani che si rivolgono al nostro dormitorio è in costante aumento. Attualmente, abbiamo più ospiti italiani nel nostro dormitorio rispetto agli stranieri", ha concluso.