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"Disabili si è tutti i giorni", Avellino oltre lo sport: riflessione e divertimento

“Non bisogna lasciare indietro nessuno, soprattutto in questo periodo di ripresa perché bisogna ripartire dalle persone più fragili"

“Disabili si è tutti i giorni, non solo il 3 dicembre”. L’avvocato Paolo Colombo, garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, ha voluto inviare questo messaggio agli organizzatori della manifestazione “Avellino oltre lo sport”, in programma domani mattina, dalle 10.30, presso la tensostruttura del Coni di via Tagliamento.

“Non bisogna lasciare indietro nessuno, soprattutto in questo periodo di ripresa perché bisogna ripartire dalle persone più fragili   - prosegue Colombo -. Il Pnrr è una grande possibilità, l’Europa ci ha dato queste risorse e vanno spese bene. Una delle misure, una degli ambiti indispensabili su cui bisogna intervenire, è proprio la disabilità. Al di là delle leggi, che pur ci sono nonostante non siano sempre rispettate, l’Unione Europea ha subordinato l’erogazione dei fondi ad interventi contro la disabilità e le barriere architettoniche”.

“Non bisogna quindi lasciare indietro i disabili ed occorre comprendere che l’affermazione e la tutela dei diritti dei disabili, crea una società più giusta non solo per loro, ma per tutti. Perché dove vive bene un disabile,vivono meglio anche tutti gli altri”, ha concluso il garante. 

Un messaggio importante per una giornata importante. Domani, per il quarto anno consecutivo, il Mid, il Coni ed Euthalia, hanno organizzato un evento di integrazione tra le persone “normali” ed i disabili. Ci saranno esibizioni sportive e momenti di intrattenimento. E momenti di riflessione, arricchiti anche grazie al fatto che quest’anno l’evento è stato patrocinato non solo dal Comune di Avellino, ma anche da quelli di Atripalda e Mercogliano, per un’area vasta dei diritti.

“Avellino e la Campania continuano ad essere luoghi non a misura per diversamente abili”, denuncia Giovanni Esposito del Mid. “E’ arrivato quindi davvero il momento di dire basta. Come disabili, e come cittadini, siamo stanchi di una situazione del genere”.

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