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Degrado a Campo Maggiore, associazioni: "Continua l'immobilismo delle istituzioni"

"Con amarezza, sollecitiamo ancora una volta gli enti preposti, esortandoli a trovare una soluzione risolutiva, per evitare che Campo Maggiore continui ad essere ostaggio di balordi ed incivili"

A distanza di oltre due mesi, nonostante i numerosi solleciti, ci troviamo costretti, per l’ennesima volta, a denunciare l’inspiegabile immobilismo e il mancato impegno, da parte degli enti preposti, nell’affrontare la questione inerente allo stato di degrado in cui versa lo splendido pianoro di Campo Maggiore. Lo scorso mese di giugno provvedemmo a redigere una dettagliata relazione- inviata al Comune di Mercogliano e all’Ente Parco del Partenio- nella quale mettemmo in risalto, accludendo foto scattate nel corso degli ultimi anni, il devastante impatto del transito veicolare sulla biocenosi del sito. La piana di Campo Maggiore afferisce, così come l’intero territorio del Parco, alla rete Natura2000 e, al contempo, rappresenta un habitat a priorità di conservazione (Allegato I Direttiva habitat-6210(*): Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)); pertanto, sulla scorta di quanto previsto da direttive comunitarie e dai dettami di gestione dei siti Natura2000, gode di protezione assoluta. Le continue scorribande di grossi mezzi a motore, oltre a causare il compattamento del cotico erboso e l’innesco di fenomeni erosivi, arrecano nocumento agli anfibi (Rospo comune e Rospo smeraldino), che utilizzano lo specchio lacustre per la riproduzione, ai chirocefali caratteristici delle pozze temporanee (Chirocephalus diaphanus) e rischiano di distruggere la stupenda fioritura di centinaia di esemplari di orchidee, che interessa la piana a partire dal mese di maggio.  A tal proposito, abbiamo ritenuto opportuno sensibilizzare le istituzioni competenti, affinché si impegnassero a limitare gli accessi al sito in questione. Dopo aver annunciato l’immediato intervento, a suon di post e selfie pubblicati sui social, com’era prevedibile, la questione non solo è finita nel dimenticatoio, ma ha rappresentato l’ennesima occasione per inscenare il solito scaricabarile tra enti. Riteniamo doveroso condannare fermamente l’atteggiamento di chi è tenuto a salvaguardare e tutelare il patrimonio naturale, profondendo ogni sforzo per contrastare i tanti, troppi illeciti che stanno devastando ogni lembo delle nostre montagne. Ultimamente, leggiamo spesso di sostenibilità, di promozione, di valorizzazione: come si pensa di incentivare il turismo o di promuovere il territorio, se si stenta a capire l’importanza che riveste la salvaguardia dell’ambiente?  Con amarezza, sollecitiamo ancora una volta gli enti preposti, esortandoli a trovare una soluzione risolutiva, per evitare che Campo Maggiore continui ad essere ostaggio di balordi ed incivili. In conclusione, qualora entro breve termine dovessimo riscontrare il mancato intervento, non esiteremo a rivolgerci all’autorità giudiziaria.

Le associazioni firmatarie:

-SOS Natura

-CAI TAM ( Tutela Ambiente Montano)

-Legambiente “La Voce della Terra”

-Fototrappolaggio Naturalistico Partenio

-Ambiente è/e Vita

-MoVimento Verde Irpinia

-Wilderness sezione Hirpus Avellino

-Associazione naturalistica-Monti Picentini non solo porcini

-Associazione Amici della Terra

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