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D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare” a Serino e Lacedonia per illustrare strategia e organigramma

L’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio: «Per riuscire occorrono turismo sostenibile e buone pratiche». Vittorio Sgarbi: «La tutela e la valorizzazione del territorio sono indispensabili punti di partenza»

Presentata la strategia e la struttura organizzativa della D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare” (Destination Management Organization). Uno strumento che si occuperà di turismo favorendo una sinergica intesa tra gli enti pubblici e gli operatori privati, senza dimenticare il prezioso apporto delle associazioni. Durante la due giorni di convegni, il 4 marzo a Serino presso l’aula Consiliare e il secondo il 5 marzo a Lacedonia presso il Museo Antropologico Visivo Irpino, sono stati resi noti i tasselli che compongono l’intera impalcatura della proposta. 

Il Consiglio Direttivo è composto dal presidente Vincenzo Castaldo, vice presidente Pasquale Gallicchio, Emanuela Sicavice presidente e tesoriere, Michele Miscia segretario e Flavio Castaldo consigliere. Previsti, inoltre, il Consiglio Scientifico con competenze specifiche focalizzate principalmente sulla conoscenza storica, antropologica, sociologica del territorio, e il Consiglio Istituzionale di supporto alla D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare” per la condivisione delle linee strategiche. Il braccio esecutivo è composto dal Comitato Strategico composto da esperti settoriali di project manager, destination manager, da un rappresentante del Consiglio scientifico e del Consiglio istituzionale, rappresentanti di associazioni e imprese di settore. La governance della D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare” si completa con coloro che rappresentano la spinta propulsiva del progetto perché quotidianamente impegnati nel settore del turismo sulla scorta di importanti esperienze e rispettive professionalità: Emanuela Bonaventura, Marco Minella, Gerardo Basile, Marika Manganiello, Michele Pilla, Stephanie Longo per le comunità all’estero, Luca Piras. 

Diversi gli interventi che durante la due giorni hanno fornito elementi interessanti per lo sviluppo di una politica turistica in provincia di Avellino. A Serino, dopo i saluti istituzionali del sindaco Vito Pelosi e del sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio comune capofila del Comitato delle Radici Irpine, è stata la volta di Giuseppe Di Guglielmo coordinatore regionale della Campania del Turismo delle Radici che ha presentato le prossime azioni dedicate al bando del Turismo delle Radici di imminente scadenza. Presente anche l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, Docente di Turismo Sostenibile in diverse università italiane che ha sottolineato come il Turismo sostenibile sia un utile strumento per creare economia e nello stesso tempo mettere in campo buone pratiche per il rispetto dell’ambiente. Ha richiamato l’attenzione dei presenti soprattutto a sollecitare le istituzioni a fare in modo che ci sia rispetto verso i centri storici, soprattutto quando si opera con azioni di ristrutturazione, che sempre più spesso tendono a cancellare tutto ciò che è memoria storica. Inoltre, sollevando la questione del futuro dei piccoli comuni ha spinto i sindaci a far sentire la propria voce nei confronti del governo centrale per mettere in agenda una così delicata e urgente questione. 

Tanto per l’incontro di Serino, quanto per quello di Lacedonia è stato compito di Vincenzo Castaldo Presidente Glocal Think e Coordinatore Comitati delle radici italiane entrare nei dettagli della D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare” e illustrare anche il significato del logo ideato. Molto forte il messaggio di voler dare impulso alla creazione di figure indispensabili per il turismo, purtroppo non presenti nel territorio irpino. Un primo passo per sopperire a tale carenza sarà un piano di formazione già approntato e che partirà nel giro di qualche mese. Le sue parole sono state: «Creare prima le comunità e l’accoglienza per rendere la nostra Irpinia appetibile dal punto di vista turistico». 

In entrambe le occasioni, Vincenzo Castaldo è stato preceduto dall’intervento di Pasquale Gallicchio Coordinatore Territoriale Comitato delle Radici Irpine che ha tracciato il bilancio delle iniziative del Comitato delle Radici Irpine, rimarcando sul fatto che il Turismo delle Radici è soltanto un tassello delle future azioni che metterà in campo la D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare”.

Stesso cliché per Lacedonia. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio Di Conza e delle relazioni di Vincenzo Castaldo e Pasquale Gallicchio è stata la volta, come del resto previsto per Serino degli interventi di coloro che si cimentano sul campo del turismo: Federico Campoli Destination Manager della D.M.O Ciociaria Valle di Comino per un confronto con chi da anni ha realizzato questo tipo di strumento gestionale, Alessandro AlvinoTour Operator della Florida, Emilia Bonaventura guida turistica, Gerardo Basile guida escursionista e Marika Manganiellodirettore Tecnico e CEO Agenzia Able to Travel.

A chiudere l’intervento di Vittorio Sgarbi sottosegretario di Stato Ministero della Cultura che ha denunciato lo scempio del paesaggio consumato dalle tantissime installazioni di parchi eolici. Per il rappresentante del governo la cultura può essere un elemento di ripresa economica e sociale se soltanto si cercherà di salvaguardare i centri storici, l’ambiente, tornare a credere nella bellezza dei luoghi. Nei confronti della D.M.O. Irpinia “Montagna d’amare” il sottosegretario ha preso l’impegno di ricevere nel più breve tempo possibile una delegazione della stessa D.M.O. con una rappresentanza di sindaci per varare una serie di iniziative di salvaguardia e valorizzazione territoriale da parte del Ministero della Cultura.  

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