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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Covid, mezzo milione di nuovi casi in una settimana: il contagio corre al sud

Aumentano anche i ricoveri ordinari (+5,9%), frena la discesa delle terapie intensive; mentre la campagna vaccinale è al palo

Il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva nella settimana 16-22 marzo 2022, rispetto alla precedente, un ulteriore aumento di nuovi casi (502.773 vs 379.792) (figura 1) e una lieve diminuzione dei decessi (924 vs 976). In aumento anche i casi attualmente positivi (1.200.607 vs 1.036.124), le persone in isolamento domiciliare (1.191.183 vs 1.027.149), i ricoveri con sintomi (8.969 vs 8.473); in calo le terapie intensive (455 vs 502). Diminuiscono ancora i decessi, anche se in misura minore rispetto alle settimane precedenti: 924 negli ultimi 7 giorni (di cui 83 riferiti a periodi precedenti), con una media di 132 al giorno rispetto ai 139 della settimana precedente. In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 924 (-5,3%), di cui 83 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: -47 (-9,4%)
  • Ricoverati con sintomi: +496 (+5,9%)
  • Isolamento domiciliare: +164.034 (+16%)
  • Nuovi casi: 502.773 (+32,4%)
  • Casi attualmente positivi: +164.483 (+15,9%)

"Per la seconda settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – sono in netto aumento i nuovi casi settimanali, che salgono intorno a quota 500 mila, con un incremento del 32,4% e una media mobile a 7 giorni che passa da circa 54 mila casi del 15 marzo a quasi 72 mila il 22 marzo (+24,4%)".

"Il recente incremento dei nuovi casi – afferma Cartabellotta – consegue verosimilmente all’interazione di vari fattori: rilassamento della popolazione, diffusione della più contagiosa variante Omicron BA.2, persistenza di basse temperature che costringono ad attività al chiuso, verosimile calo della protezione vaccinale nei confronti dell’infezione dopo qualche mese dalla dose booster. In ogni caso, al di là delle motivazioni, i dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora molto elevata: quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all’11,4%. Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l’inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta di un semplice rimbalzo. Nel frattempo, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza, è pura follia pensare di abbandonare l’utilizzo delle mascherine al chiuso, fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione. Sul fronte delle vaccinazioni, considerato che un’ampia fetta della popolazione è suscettibile al contagio, rimane prioritaria la somministrazione del ciclo primario a 4,67 milioni di persone e del booster a 2,8 milioni, in particolare agli over 50 a rischio elevato di malattia grave".

Monitoraggio Fondazione Gimbe 16-22 marzo 2022

Testing

Si registra un netto aumento del numero dei tamponi totali (+12,9%): da 2.852.637 della settimana 9-15 marzo a 3.220.105 della settimana 16-22 marzo. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 15,9% (+345.935) e quelli molecolari del 3,2% (+21.533). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari sale dall’11,3% al 13,4%, mentre quella degli antigenici rapidi dal 13,9% al 16,3%.

Ospedalizzazioni

"Sul fronte degli ospedali – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – si rileva un’ulteriore riduzione dei posti letto occupati da pazienti COVID in terapia intensiva (-9,4%), mentre l’incremento dei nuovi casi ha determinato un’inversione di tendenza nei ricoveri in area medica (+5,9%)". In particolare, in area critica dal picco di 1.717 del 17 gennaio i ricoveri sono scesi a 455 il 22 marzo; in area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 8.234 il 12 marzo, sono risaliti a quota 8.969 il 22 marzo. Al 22 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 13,8% in area medica e del 4,8% in area critica. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria superano la soglia del 15% in area medica, con la Regione Calabria che tocca quota 34%; nessuna Regione va oltre la soglia del 10% in terapia intensiva. "Stabile rispetto alla scorsa settimana – puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media mobile a 7 giorni si attesta infatti a 42 ingressi/die rispetto ai 41 della settimana precedente".

La situazione in Campania

Nella settimana 16-22 marzo, in Campania si rilevano 2.630 casi attualmente positivi per 100.000 abitanti con una variazione del 45,5% dei nuovi casi. Per quanto riguarda le ospedalizzazioni, il tasso di occupazione dei posti letto covid in terapia intensiva è al 5,7%, attestandosi ancora una volta al di sotto della soglia di saturazione del 10%. Il tasso di posti letto occupati in area medica è al 14,8%.

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I nuovi casi per 100 mila abitanti per provincia sono:

  • Avellino: 1.458
  • Napoli: 792
  • Caserta: 1.062
  • Salerno: 942
  • Benevento: 1.244

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Vaccinazioni

Al 23 marzo (aggiornamento ore 06.18) l’85,6% della popolazione (n. 50.702.432) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+17.006 rispetto alla settimana precedente) e l’83,9% (n. 49.688.458) ha completato il ciclo vaccinale (+60.028 rispetto alla settimana precedente). In ulteriore calo nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 352.744), con una media mobile a 7 giorni di 50.392 somministrazioni/die: si riducono del 16,3% le terze dosi (n. 269.988) e del 23,4% i nuovi vaccinati (n. 18.296). 

In Campania, l'81,2% della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione, mentre il 2,1% ha effettuato soltanto la prima dose. Per quanto riguarda la fascia 5-11 anni, il tasso di copertura vaccinale è al 30,2% per il ciclo completo e al 4,0% solo prima dose. Il tasso di copertura regionale per le terze dosi è dell'81,7%.

"Tutti i dati dimostrano che la campagna vaccinale è ormai in una fase di stallo – sottolinea Cartabellotta – nonostante vi siano attualmente oltre 4,5 milioni di persone vaccinabili con prima dose e 2,5 milioni con dose booster. I tassi di copertura vaccinali, infatti, nell’ultimo mese hanno registrato incrementi davvero esigui. Le coperture con almeno una dose segnano un misero +0,2 passando da 85,4% a 85,6%; quelle con ciclo completo sono cresciute di un solo punto percentuale passando da 82,9% a 83,9%). Anche le coperture delle terze e quarte dosi procedono a rilento con, rispettivamente, incrementi pari a 3,5 e 6 punti percentuali (rispettivamente 80,5% vs 84% e 0% vs 6%) nonostante l’inizio più tardivo e la considerevole platea vaccinabile".

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