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File chilometriche per i tamponi, le farmacie: "Follia sanitaria e sistema al collasso"

Il presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO: "Riteniamo che aver trasformato il Green Pass da tampone in un lasciapassare per le vacanze, per la settimana bianca e per i cenoni, sia una scorciatoia che ha poco a che fare con la tutela della salute"

"È una follia sanitaria" . Il presidente della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie-SIFO, Arturo Cavaliere commenta così la frenetica corsa al tampone degli ultimi giorni. Dai drive in alle farmacie, a piedi o dentro una macchina, migliaia di italiani hanno avuto l’esigenza di verificare la propria negatività a Covid-19, complice il moltiplicarsi dei contagi (e quindi dei contati di contatto) e le occasioni di incontro del periodo natalizio. "Il sistema rischia il collasso. Riteniamo che aver trasformato il Green Pass da tampone in un lasciapassare per le vacanze, per la settimana bianca e per i cenoni, sia una scorciatoia che ha poco a che fare con la tutela della salute", ha continuato Cavaliere, intervistato dall’agenzia Dire. "Tante persone si sentono legittimate a recarsi ai drive in sanitari sollecitando i propri medici di base oberati da migliaia di chiamate con sintomi spesso difficili da riscontrare". E ha aggiunto: "Vanno a volte anche senza aver prenotato, rischiando di fare esplodere sia il sistema organizzativo che il sistema del tracciamento del virus. Questo si traduce in un rischio di collasso per il sistema stesso e per gli operatori sanitari".

Attualmente i tamponi viaggiano su una quota di oltre 1 milione ogni 24 ore, con un raddoppio accaduto proprio durante il periodo delle feste. "Gli approvvigionamenti si stanno facendo complessi, in questi giorni è davvero impossibile stimare i fabbisogni nazionali e regionali per i prossimi mesi, sia di tamponi che dei reagenti necessari per processarli", spiega Cavalieri. "Purtroppo sappiamo che di fronte a queste criticità il sistema delle forniture reagirà con possibili carenze oppure con un aumento dei costi". La soluzione per SIFO è una soltanto: "Bisognerebbe abolire da subito questa distorsione culturale e sociale del Green pass da tampone, che per fortuna riteniamo sia una criticità prettamente vacanziera".

Il Presidente ricorda in conclusione che il tampone deve essere dedicato solo a chi ne ha realmente bisogno, "in particolare i soggetti fragili e le persone che sono entrate in contatto con soggetti positivi o con dei sintomi ben chiari o per fine quarantena". Sottolineando anche come alcune Regioni stiano aumentando l’offerta sanitaria di orario ai drive in «per poi trovarsi di fronte a file senza controllo con richieste di prestazioni inappropriate». L’appello alle Istituzioni di SIFO è che si giunga in tempi brevi "a una gestione meno selvaggia del sistema dei tamponi, ritornando, nei giorni immediatamente successivi al Capodanno, a una gestione ordinata e non utilitaristica dei test, tornando a porre l’attenzione di tutti gli italiani sulla necessità vaccinale".

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