Coronavirus e matrimoni: come cambiano le cerimonie in Campania
Il protocollo di sicurezza stilato dall'Unità di Crisi
L'ultima ordinanza della Regione Campania su movida e cerimonie ha creato più di qualche polemica. Ad alzare la voce soprattutto i ristoratori che considerano le nuove disposizioni anti-Covid come una "spada di Damocle" pronta a trafiggere mortalmente la loro già precaria attività lavorativa. Ma tant'è. L'ordinanza c'è ed è giustificata dall'aumento progressivo dei casi in Campania. Ieri sera, a Porta a Porta, De Luca ha spiegato che l'unica strada, oltre alla totale chiusura, è la convivenza con il virus; convivenza che costerà più di qualche sacrificio. Ma come cambia il mondo del wedding e delle cerimonie? La risposta sta tutta nel protocollo stilato dall'Unità di crisi regionale.
Non più di sei persone per tavolo
Stando al prtocollo, bisogna adottare adeguate soluzioni organizzative per evitare assembramenti di clienti all’ingresso dell’esercizio e all’interno della sala ristorante e gli ingressi dovranno essere contingentati in base alle dimensioni dei locali; Le distanze che dovranno essere assicurate nei locali sono: - 1 Mt – distanziamento tra le persone (schiena – schiena); - 1 Mt – tra i tavoli; - Ai Tavoli non potranno essere sedute più di 6 persone. Tali distanze dovranno essere indicate a terra con apposita segnaletica orizzontale. Qualora il rispetto di tali distanze non sia possibile, sarà necessario utilizzare idonee barriere di protezione come pannelli di dimensione minima in altezza di m. 1.60, realizzati in sicurezza con materiali sanificabili, iginizzabili e non porosi. Si dovra’ prevedere, nel planning strutturale della gestione dei tavoli e dei relativi commensali, l’utilizzo di una unica procedura che identifichi la disposizione dei tavoli secondo il criterio piu’ consono all’organizzazione dei partecipanti, e nello specifico, attraverso la creazione di tavoli privilegiando che i partecipanti siano suddivisi per nucleo familiare stretto e comunque con un numero non superiore a 6 persone.
La tempistica dell’erogazione del ricevimento dovra’ essere strutturata attraverso un prolungamento dei tempi dello stesso, con fasi di somministrazione piu’ lunghe rispetto allo standard, per permettere il regolare flusso di approvvigionamento, rallentato dal porre 5 in essere tutte le regolari disposizioni di corretto distanziamento sociale in fase di somministrazione. - Qualora possibile, si dovrà prediligere l’utilizzo di luoghi all’aperto per lo svolgimento del ricevimento. - Ad ogni utilizzo, i luoghi dovranno essere preventivamente sanificati secondo le procedure riportate nel paragrafo specifico. -Le aree all’aperto dovranno essere strutturate e suddivise per le diverse fasi dello svolgimento del ricevimento, dotate di idonei percorsi atti alla eliminazione delle contaminazioni crociate, servizio e per la somministrazione degli alimenti. Il buffet non è consentito.
Come gestire un eventuale caso sospetto
Nel caso in cui un ospite o un operatore durante la permanenza all’interno della struttura o servizio, manifesti febbre e sintomi respiratori (tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie), lo deve comunicare tempestivamente al personale possibilmente senza entrare in contatto diretto. La struttura provvede tempestivamente a contattare il Dipartimento di prevenzione dell’ASL di riferimento, fatto salvo situazioni di particolari criticità, ad esempio dispnea o difficoltà respiratorie severe, in cui si chiederà l’intervento del 118. Al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio, nell’attesa del parere sanitario: raccomandare al cliente una mascherina chirurgica; ridurre al minimo i contatti con altre persone e indirizzarlo a un ambiente isolato con la porta chiusa, garantendo un’adeguata ventilazione naturale; escludere l’impianto di ricircolo dell’aria, se possibile; l’eventuale consegna di cibo, bevande o altro sarà effettuata lasciando quanto necessario fuori dalla porta; eventuali, necessità improrogabili che comportino l’ingresso di personale nel medesimo ambiente, dovranno essere svolte da persone in buona salute utilizzando gli opportuni dispositivi di protezione individuale; far eliminare eventuale materiale utilizzato dal cliente malato (es. fazzoletti di carta utilizzati) direttamente dal cliente in un sacchetto chiuso dallo stesso cliente e che dovrà essere smaltito insieme con i materiali infetti eventualmente prodottisi durante l’intervento del personale sanitario.
In allegato l'intero testo del protocollo di sicurezza
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