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Conte alla Camera: "Serve prudenza, illegittimo l'allentamento delle Regioni"

Conte risponde alle critiche e rivendica la strategia della prudenza suggerita dal comitato scientifico

“Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità”. A parlare è il Premier Giuseppe Conte nel corso della sua informativa alla Camera dove ha dovuto rispondere ad una serie di critiche e dubbi avanzati dall'opposizione. 

Decisioni su base scientifica 

Il Premier rivendica il ruolo del Comitato Scientifico spiegando che “Il governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confronto con il Cts” in modo da seguire “un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni”, ha detto il premier sottolineando che “la conoscenza ha salde basi scientifiche”. “E’ imperativo categorico per un governo che deve proteggere la vita dei cittadini porre a fondamento delle proprie decisioni non già la libere opinioni che si susseguono ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico”.

Poi aggiunge “Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del “chiudiamo tutto” al “riapriamo tutto”, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”.

Strategia della prudenza 

Sulla graduale strategia di riapertura ha aggiunto:  ”è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio”. 

Per questo motivo non sono ammissibili allenamenti neanche da parte delle Regioni. "Iniziative che comportano misure meno restrittive non sono possibili”, sono “in contrasto con le norme nazionali” e quindi “sarebbero da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”. Per il momento quindi dovrà essere seguita la linea nazionale, salvo ulteriori misure restrittive per determinati casi dove il rischio contagio è maggiore. 

"Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti. Il 4 maggio è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus".

Commercio al dettaglio 

Le riaperture del 18 maggio saranno decise, quindi, in base alla curva del contagio. 

"Al termine delle due settimane (previste dal Dpcm del 4 maggio, ndr) avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive". Lo dice il premier Giuseppe Conte nell'informativa alla Camera. "Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l'apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona", aggiunge".

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