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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Luglio musicale" al Carcere di Bellizzi: "Anche in questo luogo si torna a parlare di emozioni e libertà"

L'evento rientra nell'iniziativa "Luglio musicale" e si somma ad altri spettacoli, già andati in scena in altre case circondariali della Campania

Questa mattina, nella Casa circondariale di Bellizzi Irpino, i cantanti neomelodici Michele Nasti e Marika Tarascio si sono esibiti in un concerto promosso dal Garante campano dei diritti delle persone sottoposte a misura restrittiva della libertà personale.

L’evento, che rientra nell’iniziativa "Luglio musicale", si somma a spettacoli già realizzati in altri istituti di pena della Campania con l'obiettivo di offrire ai detenuti momenti di svago, di bellezza, ma anche di riflessione attraverso il grande potere della musica di suscitare emozioni.

"Luglio musicale" al Carcere di Bellizzi

"Anche in questo luogo si torna a parlare di emozioni e di libertà", afferma il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello. "La musica crea relazioni e sensazioni nuove, ma crea anche un senso di responsabilità, facendoti tornare ricordi nostalgici. Non è importante quante volte una persona sbagli, è importante che riesca sempre a rialzarsi. Questi spettacoli, nonostante siano piccole cose, hanno un valore non quantificabile. Soprattutto in questa estate rovente vogliamo mettere insieme momenti di aggregazione e memoria". Presso il carcere di Bellizzi, probabilmente, la maggiore criticità è sanitaria: "Al carcere di Bellizzi ci sono moltissimi detenuti che hanno problemi di tipo psichiatrico. Abbiamo bisogno di psicologi ed educatori. Questi detenuti hanno bisogno di essere ascoltati". 

Dopo quarant'anni, il campo sportivo non può ancora essere utilizzato

Questa mattina, presso la casa circondariale, veniva fatta notare una situazione assolutamente complessa e incomprensibile: negli anni '80 avvenne un tentativo di evasione tramite l'atterraggio di un elicottero all'interno del campo sportivo. Da quel giorno furono messi dei pali per evitare che ciò si ripetesse e, a distanza di quarant'anni, quei pali sono ancora lì: il campo sportivo rimane inutilizzato e inutilizzabile. 

"Il nostro principale obiettivo, in accordo con l'amministrazione comunale, è di realizzare opportunità di reinserimento socio-lavorativo", dichiara Concetta Felaco, la nuova direttrice della struttura che precedentemente, ha guidato il carcere di Eboli. "Al momento, presso questa casa circondariale, ho trovato un personale penitenziario attento e attivo. Ovviamente occorrono consulenze specialistiche di tipo psicologico. Molto spesso, è proprio il personale penitenziario che si preoccupa di ascoltare i detenuti e, per quanto possibile, aiutarli", conclude. 

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