Cisl Irpinia-Sannio, Pronto Soccorso Moscati al collasso, Medici e Iandolo (Cisl Funzione Pubblica): "Ormai si va di peggio in peggio"
"Necessaria una cabina di regia aziendale per la soluzione"
Il sovraffollamento del pronto soccorso dell'azienda ospedaliera Moscati al centro di una dura presa di posizione della Funzione Pubblica della Cisl. "Ormai - sottolinea il leader campano e commissario della federazione Irpinia-Sannio Lorenzo Medici- siamo al collasso, nonostante gli sforzi straordinari ed eccezionali del personale sanitario della struttura. Registriamo con forte preoccupazione che siamo di fronte all'ennesima conseguenza di una gestione sbagliata del settore da parte della Regione. Ad Avellino, come in tante altre realtà, i pazienti stanno pagando prezzi altissimi con conseguenze molto negative sulla loro salute. Basta, serve un governo diverso del sistema, fatto di programmazione e di interventi condivisi con le organizzazioni sindacali, in forza della rispettiva rappresentanza dei lavoratori impegnati ogni giorno nella rete assistenziale, a partire dall'emergenza- urgenza". Silvestro landolo, segretario aziendale Cisl del nosocomio, entra nel dettaglio della proposta dell'organizzazione. "Al di là delle critiche che restano fini a se stesse, è arrivato il momento di affrontare nel dettaglio le carenze del Moscati, con la definizione immediata di un piano straordinario di riorganizzazione e rafforzamento delle risorse umane". - Medici e landolo chiedono di istituire una cabina di regia aziendale permanente formata dal management e dalle organizzazioni sindacali, anche in virtù del riacutizzarsi della emergenza da Covid 19 e del probabile picco influenzale. "Bisogna mettere mano in modo strutturale concludono il segretario generale campano e il responsabile Cisl dell'ospedale - alla problematica del Ps e ad una rete territoriale che funzioni, e che attualmente è inesistente. Senza una soluzione aperta al contributo di tutti, purtroppo il pronto soccorso continuerà a fungere da un vero e proprio reparto di degenza, con un sopraccarico di lavoro per il personale che già necessita di potenziamento per l'assistenza ordinaria, ed il rischio sempre più elevato di non riuscire ad assicurare la risposta alla crescente domanda di salute dei cittadini di Avellino e delle altre province della Campania che si recano al Moscati".