rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità

Carenza di veterinari Asl in Irpinia: Cia Avellino lancia l’allarme

Masuccio: "L’organigramma ridotto ai minimi termini indebolisce l’attività di profilassi ed espone il territorio al rischio di malattie infettive"

La Confederazione Italiana Agricoltori di Avellino denuncia la carenza di veterinari in organico all’Azienda Sanitaria Locale di Avellino ed esprime profonda preoccupazione per la grave situazione venutasi a creare in ambito zootecnico su gran parte del territorio provinciale. “In particolare in Alta Irpinia l’organigramma dei servizi veterinari è ridotto ai minimi termini e le professionalità impiegate non riescono in modo soddisfacente, a far fronte alle richieste degli allevatori rispetto alle loro esigenze di ordine sanitario” critica il presidente della Confederazione di Avellino Michele Masuccio. “Le maggiori criticità denunciate dagli allevatori nostri associati sono da ascriversi sia a problemi legati alla commercializzazione dei capi allevati, che può essere effettuata solo dopo una puntuale verifica sanitaria, sia nel normale svolgimento delle profilassi obbligatorie, imposte dalle normative vigenti”. Cia Avellino sottolinea che il perdurare di questa carenza comporterà gravi ripercussioni dal punto di vista economico e di immagine per un territorio che sta faticosamente costruendo una sua cifra di qualità intorno al comparto, e che sta investendo energie per costruire un valore, tradotto in un prezzo adeguato dei derivati della zootecnica presenti sul mercato, come il latte e la carne. “Abbiamo la necessità di ottenere risposte da parte degli organi competenti, in quanto soprattutto in questo periodo dell’anno in cui si intensifica la richiesta dei consumatori. Chiediamo risposte che possano soddisfare gli elevati standard di qualità delle produzioni, quindi che siano “certificate” dal punto di vista sanitario” continua Masuccio. L’organizzazione irpina chiede un intervento tempestivo. Il danno economico per il comparto potrebbe ripercuotersi anche sul normale flusso dei contributi comunitari spettanti al settore zootecnico. La normativa europea prevede infatti che i contributi possono essere corrisposti solo ad aziende in regola con le profilassi sanitarie. “Qualora i servizi veterinari non riprendessero velocemente la regolare attività di profilassi, esponiamo il territorio al serio rischio del diffondersi di malattie infettive, con gravi ripercussioni sulla salute sia degli operatori del settore che dei cittadini” conclude. Affianca e rafforza la posizione dell’organizzazione di Avellino anche la Confederazione regionale. Il presidente di Cia Campania Alessandro Mastrocinque supporta la richiesta avanzata da Avellino e accoglie il tema del “giusto prezzo” dei prodotti del comparto zootecnico. “La carenza dei veterinari in organico delle Asl è riscontrato su tutto il territorio regionale. A tale proposito Cia Campania intende sollevare la questione a livello regionale, per assicurare il servizio a tutela dell’incolumità pubblica, oltre che per garantire i marchi di qualità dei prodotti presenti sul mercato” aggiunge il presidente regionale. “Inoltre Cia Campania è pronta a sollevare ai tavoli istituzionali il tema del giusto prezzo dei prodotti, per supportare i produttori e assecondare la strategia di marketing messa in campo dalla rete territoriale”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carenza di veterinari Asl in Irpinia: Cia Avellino lancia l’allarme

AvellinoToday è in caricamento