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Caso Dogana, l'Ordine degli Architetti: "Abbiamo solo impugnato un procedimento anomalo"

Continua la battaglia a distanza tra il sindaco Festa e l'Ordine degli Architetti: "Sarebbe un grande onore avere il maestro Fuksas quanto prima con noi in città"

Il duello rusticano tra il sindaco di Avellino - Gianluca Festa -  e l'Ordine degli Architetti - rappresentato dal presidente Erminio Petecca - continua senza sosta. Nel corso della diretta Facebook di lunedì scorso, il primo cittadino del capoluogo irpino ha motivato la decisione dell'archistar internazionale Massimiliano Fuksas di rinunciare all'incarico relativo alla riqualificazione della Dogana a causa delle feroci polemiche dell'Ordine.

Quest'ultimi, dal canto loro, accusano il sindaco di aver assegnato l'incarico a Fuksas mediante una procedura illegittima. 

"Nessuna polemica, la procedura adottata dal sindaco è anomala!" 

Nel pomeriggio di oggi, l'Ordine degli Architetti ha inviato l'ennesima risposta alla fascia tricolore: "Sulla vicenda dell’antica Dogana di Avellino gli architetti irpini per sgomberare ogni dubbio ed evitare di incorrere in falsi populismi chiariscono ancora una volta che hanno inteso impugnare unicamente una procedura anomala senza alimentare polemiche. Mentre resterebbe un grande onore avere il maestro Fuksas quanto prima con noi in città e come indescrivibile l'orgoglio di rivedere rinascere l'antica Dogana, come simbolo del territorio e ripristino dei valori di amore e passione per la storia di una comunità, la conservazione dei  monumenti e i luoghi che meglio rappresentano le  radici dei valori da trasferire alle future generazioni". Lo dichiara il presidente degli architetti irpini Erminio Petecca.

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