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Cartiera Montoro, domani giorno decisivo: "Possibili danni irreversibili per il territorio"

La protesta di Sinistra Italiana e Montoro Bene Comune

Convocata per domani, 3 settembre, presso la Regione Campania (collina Liguorini Avellino) la conferenza dei servizi decisoria per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale all'impianto industriale della Cartiera Confalone s.p.a. Sinistra Italiana e Montoro Bene Comune si sono costituite quale parte portatrice di interessi collettivi, ribadendo la netta contrarietà; sostenendo in questi anni una battaglia politica, argomentando in modo puntuale e documentato sugli aspetti di grande criticità che avrebbero dovuto dissuadere qualsiasi buon amministratore dal sostenere un intervento così invasivo per un territorio già provato da anni di ingiurie e mala gestione. Un progetto devastante, a loro dire, in cui emergeva fin dal primo momento una enorme sproporzione tra l'investimento di denaro pubblico (46,4 mln di euro di cui 14 a fondo perduto) , il consumo irreversibile di suolo (circa 100mila mq) , di acqua e la misera ricaduta in termini occupazionali (una quindicina di posti di lavoro!). Di seguito le motvazioni dietro al loro "no".

In vista del prossimo, forse decisivo incontro, cui parteciperemo con nostri rappresentanti, abbiamo sollevato alcuni punti che ci sembrano dirimenti, da approfondire in sede istruttoria prima di assumere determinazioni definitive che potrebbero arrecare danni irreversibili al territorio ed assunzione di responsabilità rilevanti sotto vari profili legali.

1 - SCARICO DELLE ACQUE
L'assoluta inidoneità dell'attuale sistema fognario e depurativo a poter accogliere 360mila mc di reflui all'anno , cioè un milione di litri al giorno a ciclo continuo ;non risulta che siano state adottate cautele, interventi o altro per lo smaltimento delle acque industriali : sia l’impianto di Solofra che quello di Costa di Mercato San Severino sono attualmente oggetto di provvedimenti di sequestro da parte della magistratura in quanto già allo stato non adeguati e non a norma;si è da anni in attesa che la Regione Campania , proprietaria degli impianti centralizzati , metta in campo risorse ed interventi per riportare sia i due depuratori che la rete fognaria industriale ad un sufficiente livello di efficienza.

2 - APPROVVIGIONAMENTO DA POZZI 
La cartiera avrà un fabbisogno di 409.000 metri cubi annui. La Provincia, fatta eccezione per un pozzo del Comune ad uso potabile in località Scorza a Solofra, non ha autorizzato alcun nuovo prelievo, sia pure di lieve entità, almeno da 5 anni ad oggi, vale a dire dallo scoppio dell’emergenza PCE del gennaio 2014: ora si appresta ad autorizzare un emungimento così massiccio, pari al fabbisogno idrico annuo di oltre 4.000 abitanti! Lo fa, inoltre, sulla base di dati non aggiornati, approssimativi, senza che nel frattempo si sia avviata la caratterizzazione dei pozzi e falde del comprensorio montorese-solofrano, senza un censimento dei pozzi, senza che la Regione Campania abbia ancora approvato il Piano Regionale di Tutela delle Acque , strumento indispensabile per una seria programmazione nella gestione delle risorse idriche, come ammesso dalla stessa Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale nel parere del 25 giugno scorso.

Dallo stesso parere emerge chiaramente un quadro lacunoso e parziale delle informazioni indispensabili per una compiuta istruttoria , sia per quanto sopra citato che per la mancata trasmissione delle informazioni e analisi tecniche complessive in possesso delle Autorità di Bacino soppresse con la legge regionale 221/2015. Sul punto, considerate le problematiche afferenti la distribuzione di acqua potabile nel comprensorio montorese, sarebbe stato utile ed opportuno sentire anche il parere dell’ente gestore Alto Calore Servizi spa che , salvo errori, non risulta acquisito.

3 - ASPETTI URBANISTICO-EDILIZI
Nelle osservazioni della precedente seduta del 28/03/2019, avevamo rilevato criticità circa l’Autorizzazione paesaggistica n. 11 del 24 febbraio 2017 e le incongruenze e deficienze della programmazione urbanistica di attuazione del P.I.P. di Chiusa.

L'impianto industriale , già in avanzato stato di costruzione, si sta realizzando sulla base di due convenzioni stipulate dal Comune di Montoro con la Confalone spa , in data 23 ottobre 2014 e 22 aprile 2015. Tali convenzioni , in osservanza delle norme tecniche del P.RG. di Montoro Superiore(tuttora vigenti), espressamente richiamate, stabiliscono un indice di copertura di 1: 5 della superficie fondiaria, che è pari a 9.000 mq per ettaro ; l’azienda potrebbe realizzare , sui due lotti estesi 80.830 mq (quindi una superficie fondiaria di 72.900 mq circa) , fabbricati per una estensione totale di circa 14.580 mq. Il progetto , in avanzato stato di realizzazione, prevede invece una superficie coperta totale di 26.171 mq.  Le stesse norme consentono una indice di fabbricazione fondiario non superiore a 2,00 mc/mq Pertanto sui due lotti si possono realizzare non piu di 161.660 mc (80.830 mq x 2)

Il progetto riporta 146.964,55 mc in quanto viene scorporato dal calcolo , come volume tecnico, l’intero manufatto di cui alla lettera “A” del progetto, deposito automatizzato, che si sviluppa per 149.899,20 metri cubi, ossia oltre la metà dell’intero impianto! Il Comune di Montoro nel rilascio del permesso a costruire sembra aderire sulla base di una passiva, immotivata ed acritica accettazione ad un mero parere di parte allegato al progetto, in contrasto con una consolidata giurisprudenza sia di legittimità che amministrativa (ampiamente riportata nelle ns. osservazioni) , ma ancor prima con ogni logica , per cui non è accettabile che un manufatto di 6.800 mq alto 22 metri possa essere considerato "fantasma"!!!!

A nostro parere, la volumetria del corpo “A” va computata interamente ai fini del rilascio del permesso a costruire , e ciò ne determinerebbe il diniego per difformità alle vigenti norme e regolamenti edilizi.
Alla luce di quanto sopra sommariamente esposto abbiamo chiesto la SOSPENSIONE DEL PROCEDIMENTO per il rilascio dell’A.I.A. per consentire alle competenti autorità di effettuare ogni opportuna attività di verifica sulle riportate osservazioni , ed in particolare sul rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie, nonché sulla conformità dei fabbricati in costruzione a quanto stabilito nelle citate convenzioni tra il Comune di Montoro e la Cartiera Confalone spa, con particolare riguardo alla superficie coperta ed alla volumetria .

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