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Caro bollette, panificatori in ginocchio: "Chiuderemo tutti per fame"

I costi di luce, gas e materie prime sono più che raddoppiati facendo lievitare il prezzo del pane. Savelli: "Occorrono sgravi fiscali". La Stella: "Il Governo dia un sostegno immediato a imprese e famiglie come è stato fatto durante la pandemia"

Vivere di pane e acqua. Un modo di dire che ha il significato amaro di una vita ridotta ai beni essenziali e più accessibili in termini di costi a causa delle ristrettezze economiche. Un modo di dire diffuso e di uso comune che potrebbe non avere più lo stesso valore semantico  vista la realtà che il paese sta affrontando.

Caro bollette, panificatori in ginocchio: "Chiuderemo tutti per fame"

Il caro energia fa lievitare il prezzo del pane

Oggi che i prezzi di luce e gas sono in vertiginoso aumento, così come quelli delle materie prime, il pane finisce nella "black list" degli alimenti più costosi, rischiando di diventare un bene non più primario, un tempo nutrimento delle famiglie più povere, ma di "lusso". Ancora peggio è che, da qui a qualche mese, il rischio è che il pane venga a mancare sulle tavole degli italiani. Sono tanti i panettieri che, costretti ad aumentare il prezzo dei prodotti in vendita a causa del rincaro dei costi delle materie prime, vedono diminuire la clientela e, quindi, i guadagni fino ad arrivare agli scenari più tristi: il taglio degli stipendi, la riduzione del personale e, a volte, addirittura a chiudere le proprie attività perché sommersi dai debiti. Insomma, un cane che si morde la coda.

Panificatori irpini in protesta: "Chiuderemo tutti per fame"

Anche in Irpinia, la crisi energetica e il caro vita si fanno sentire forte e chiaro. Dopo la mobilitazione di ieri dei commercianti avellinesi, avvenuta in un clima di forte tensione che è sfociato in un alterco tra un manifestante e il Primo Cittadino Gianluca Festa, questa mattina a scendere in piazza sono stati i panificatori irpini, in ginocchio perché i costi di farina, lievito, uova, olio e zucchero sono quasi triplicati in seguito allo scoppio del conflitto bellico in Ucraina. Una protesta pacifica, promossa dall'associazione provinciale dei panificatori aderente a Confcommercio Campania Distretto di Avellino allo scopo di incontrare il Prefetto di Avellino Paola Spena. "Vergogna! Lo Stato ci ha messo in condizioni di chiudere le nostre attività di artigianato e commerciali. Chiuderemo tutti per fame". E' quanto si legge su uno dei manifesti tra le mani dei panificatori presenti questa mattina in Piazza Libertà.

Savelli: "Non riusciamo più a pagare le bollette: occorrono sgravi fiscali"

"Stiamo subendo aumenti incredibili. Sull’elettricità siamo al 350% e al 200% sul gas, senza contare i rincari sul confezionamento e sulla materia prima. Fino a questo momento per i consumatori non c’è stato alcun rincaro, non abbiamo intenzione di farlo perché non possiamo far pagare alle persone un problema che ha creato lo Stato". A dirlo è stato il presidente provinciale dei panificatori Enrico Savelli nel corso della riunione del 21 settembre scorso. Lo stesso Savelli, questa mattina, ha ribadito: "Siamo arrivati ad un punto estremo tanto che chiuderemo tutti per fame. Non riusciamo più a pagare le bollette. Speriamo che oggi il Prefetto ci accolga e che dia voce ai nostri problemi di fronte alle istituzioni per chiedere sgravi fiscali perchè vorremmo pagare le bollette come li pagavamo tre mesi fa. Prima degli aumenti, un'attività come la mia costava all'incirca 2mila euro al mese mentre oggi mi trovo a pagare 8mila euro al mese di energia elettrica a cui si aggiungono i 2.500 euro al mese del gas, a differenza degli 800 euro che pagavo prima. Stiamo lavorando alla ricerca di società energetiche con cui stipulare contratti cumulativi per tutti i commercianti ma dobbiamo aspettare la formazione del nuovo Governo".

La Stella: "Il Governo deve ridurre le speculazioni e sostenere famiglie e imprese"

Fa eco a Enrico Savelli il presidente provinciale di Confcommercio Oreste La Stella: "Tutti i settori sono, ormai, allo stremo. Non ce la fa più nessuno. Anche le famiglie, con l'arrivo delle prossime bollette, vivranno questo dramma. Siamo in economia di guerra ed in Italia stiamo soffrendo più di altre nazioni europee. Pertanto, dovrebbero esserci provvedimenti nazionali. Poi, se riusciamo ad essere intelligenti e a chiudere la guerra, daremmo un segnale ai nostri giovani. L'incontro di oggi non è risolutivo ma è importante coinvolgere l'istituzione massima a livello provinciale, il Prefetto, affinchè il messaggio delle piccole imprese e delle famiglie arrivi al Ministero degli Interni".

La Stella rimprovera al Governo la mancanza di provvedimenti volti a minimizzare la crisi dei cittadini: "Innanzitutto, non è stata fatta una politica di rateizzazione delle bollette a lungo termine, che possa almeno per il momento mettere da parte il problema. Avrebbe potuto essere un punto di partenza. Il Governo deve trovare una soluzione per abbattere il caro bollette ed eliminare o ridurre tutte le speculazioni che ci sono intorno alle materie prime e ai costi energetici. Finora non è stato fatto nulla. Dovrebbe esserci un sostegno immediato per famiglie ed imprese così come è stato fatto per il Covid. Stiamo cercando di individuare un fornitore che possa garantirci un abbattimento dei costi ma non è la panacea perchè le bollette verrebbero sì ridotte ma di poco. Invece, bisogna andare alla radice del problema".

Nel corso della manifestazione odierna, il Sindaco Gianluca Festa è giunto in piazza per sostenere la battaglia dei panificatori, come aveva già fatto in precedenza sui canali social lanciando l'hashtag #ilpanenonsitocca ed un messaggio importante: "Il pane è un bene primario come l’acqua, un diritto per noi cittadini! Come sindaco di Avellino e come cittadino rivendico il mio diritto al bene primario per eccellenza e mi unisco alle proteste di panificatori e consumatori alla luce degli ennesimi rincari di materie prime e utenze che a breve porteranno il costo del pane a livelli improponibili".

Dopo la protesta di oggi, organizzata per incontrare il Prefetto di Avellino, la questione del caro bollette e le problematiche dei panificatori irpini saranno affrontate durante un tavolo in programma martedì 11 ottobre 2022 presso il Comune di Avellino, allo scopo di trovare soluzioni prima che il Governo si attivi, speriamo, per individuare delle strategie finalizzate alla riduzione dei costi di energia elettrica, gas e materie prime.

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