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Vaccino anti-Covid per bambini dai 0 ai 5 anni: tutto ciò che c'è da sapere

A poche ore dalla partenza della campagna vaccinale per i bimbi, già si guarda alla possibile immunizzazione della fascia dei più piccoli

L'approvazione del vaccino anti covid per i bambini tra i 5 e gli 11 anni è arrivata il 1° dicembre scorso dalla Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha accolto il parere espresso dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema). Le somministrazioni sono partite in tutte le regioni italiane giovedì 16 dicembre 2021 con Comirnaty di Pfizer/BioNTech, nella formulazione ad hoc per i più piccoli (circa un terzo della dose utilizzata per le persone dai 12 anni in su). A poche ore dalla partenza della campagna vaccinale per i bimbi, già si guarda alla possibile immunizzazione della fascia dei più piccoli e si inizia a parlare del farmaco anti covid per i neonati e i bambini fino ai 5 anni.

Il vaccino per i bambini da 0 e 5 anni in arrivo nel 2022

Sappiamo ancora poco sui vaccini pediatrici. Quel che è certo è che le case farmaceutiche produttrici dei due vaccini Covid-19 a mRna approvati dagli enti regolatori si stanno già attrezzando per "ricalibrare" il farmaco. "Moderna e Pfizer stanno già facendo la sperimentazione nei più piccini, ma credo sarà una questione di qualche mese. Non sono un divinatore ma è verosimile che nel primo semestre del 2022 arrivi la vaccinazione anche per la parte più giovane della popolazione", ha detto a SkyTg24 Giorgio Palù, presidente dell'Aifa e componente del Comitato tecnico scientifico.

Al momento, dunque, la vaccinazione anti covid in questa ulteriore fascia d'età è in fase di sperimentazione. Non ci sono ancora i dati di valutazione sulla sicurezza e l'efficacia. L'orizzonte temporale della prima metà del 2022 ipotizzato da Palù è una tempistica compatibile se si considerano la rapidità con cui le autorità regolatorie Ema e Aifa hanno proceduto finora e l'andamento della diffusione della pandemia. Ma è necessario attendere gli esiti degli studi di sperimentazione.

Ne ha parlato oggi anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto in diretta alla trasmissione UnoMattina, su RaiUno: "Confidiamo che già entro fine marzo prossimo possa arrivare anche il vaccino per i più piccoli - ha detto -. Attendiamo con grande fiducia il lavoro della scienza, che ogni giorno ci mette a disposizione le armi giuste per contrastare la pandemia". 

La vaccinazione anti covid ai bambini

Secondo quanto spiegato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), anche se in misura minore rispetto all'adulto, anche nell'età infantile l'infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, tanto è vero che circa sei bambini su mille vengono ricoverati in ospedale e circa uno su settemila in terapia intensiva (qui tutti i dati). Inoltre anche nei casi nei quali l'infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica (e sono fortunatamente la grande maggioranza), non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito "long covid", e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo.

Nelle ultime settimane il numero di contagi in età infantile è in crescita. Il vaccino si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione. "Nel beneficio di una vaccinazione si deve inoltre considerare non soltanto la protezione dalla malattia - spiega l'Iss -, ma anche la possibilità di frequentare con una maggiore sicurezza la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età".

Il vaccino per i bambini "non è affatto una misura che viene offerta per cercare di contenere una circolazione virale, ma nel miglior interesse della salute fisica e psichica dei bambini", ha ribadito stamattina Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità a SkyTg24 nel giorno del via al vaccino della fascia 5-11 anni. Escluso l'obbligo, dice Locatelli, che ritiene fondamentale "riuscire a garantire il più possibile questi spazi di socializzazione, ricreazione, formazione, per riuscire a colmare quel gap che si è venuto a determinare nell'ultimo anno e dieci mesi da quando è iniziata la pandemia. Anche i bambini hanno pagato un prezzo importante".

E sulla questione della sicurezza ha precisato: "È decisamente sicuro. Tutti i dati che ci vengono sia dallo studio che ha portato alla sua approvazione sia dalle evidenze di impiego in Paesi che hanno iniziato prima di noi, Stati Uniti su tutti, ci confortano in questa direzione. Il messaggio è assolutamente rassicurante". Negli Usa finora sono stati vaccinati 4 milioni e mezzo di bambini. Una platea superiore a quella dei bimbi che potenzialmente dovrebbero essere vaccinati in Italia dai 5 agli 11 anni, e la società scientifica di pediatria statunitense non ha segnalato nessun caso di reazione avversa grave.

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