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Sabato, 20 Aprile 2024
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Accordo IIA-Toyota per bus ad idrogeno, Maraia: "Fiducia sul futuro dell'azienda"

Il commento dell'ex deputato

La settimana scorsa si è avuta la bella notizia dell’accordo della Industria Italiana Autobus con la Toyota e la portoghese CaetanoBus per la produzione di autobus ad idrogeno. Un accordo che segna un riconoscimento molto importante per la azienda irpina a livello internazionale. Qualcuno ha cominciato a dire che forse questo accordo celasse dietro un possibile futuro ingresso nelle quote societarie della Toyota, prontamente smentito dall’azienda. E’ necessario trovare al più presto un partner internazionale per l’azienda: questo nessuno lo mette in dubbio, perché obiettivo ambizioso è diventare competitivi e garantire i profitti e la liquidità all’azienda. In particolare quest’ultima è uno dei talloni d’Achille che non consente di sfruttare tutte le potenzialità dell’azienda: potrebbe produrre anche più di tre autobus al giorno ma attualmente le cifre sono più basse. Bisogna però avere fiducia nel futuro, fiducia nel lavoro di un management  che negli ultimi quattro anni ha superato numerosi problemi. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali ci hanno creduto, ad iniziare dagli operai e dalle loro sigle sindacali, per la pazienza che hanno avuto quando nel 2018 rischiavano il licenziamento. Poi ringrazio l’impegno profuso dall’allora ministro dello Sviluppo Economico Di Maio e poi in seguito da ministro degli Esteri per gli ulteriori passi in avanti nella produzione di bus ecologici(coerenti con la transizione ecologica). Un grande contributo dal ministro Di Maio è giunto anche per stimolare i soci dell’azienda, che a loro volta hanno contributo in maniera notevole al suo rilancio: Leonardo attraverso la figura del dottor Profumo ed Invitalia con il dottor Arcuri. Proprio il dottor Profumo, in qualità di amministratore delegato di Leonardo, ha consentito all’azienda di avere in primavera un’iniezione di liquidità superiore ai 30 milioni di euro per dare nuova linfa alla produzione. Non va certo dimenticato  il forte contributo dato dall’ingegnere Antonio Liguori nella gestione e superamento di molti problemi occorsi. L’accordo siglato con la Toyota e la CaetanoBus fa pensare che nonostante le difficoltà vissute negli ultimi periodi, il futuro possa essere roseo e quindi possano esserci buone speranze per la sopravvivenza dell’azienda e soprattutto per il suo rilancio e la sua crescita. Non dimentichiamo che lo sviluppo di autobus ecologici a impatto zero è un asset importante del PNRR: lo stesso PNRR infatti finanzia oltre 3.000 autobus pagati al 100% con risorse europee. Tutto ciò costituisce un’ulteriore sfida per Industria Italiana Autobus, quella cioè di riuscire a realizzare buona parte di questi tremila autobus entro il 2026. Questa è la transizione ecologica non a chiacchiere, quella che non fa perdere posti di lavoro ma ne crea di nuovi, sostenibile dal punto di vista occupazionale e quindi sociale. Ricordo che gli operai di Industria Italiana Autobus provengono da tutta la provincia di Avellino che, attraverso questa e altre importanti realtà industriali, insieme al più grande investimento nel sud costituito dalla Stazione Hirpinia è al passo se non leader, della transizione ecologia in atto in Italia.

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