rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità

“Buon compleanno Taurasi”, così l’Irpinia festeggia i 30 anni della DOCG

Il Presidente del Gal Irpinia, Vanni Chieffo, ha ricordato l'iter per arrivare all'importante riconoscimento che ha portato l'Irpinia nel mondo

L’appuntamento promosso dal Gal Irpinia e dal comune di Taurasi è andato in scena questa mattina al Circolo della Stampa di Avellino, in occasione del trentennale del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il pregiatissimo vino irpino.

Irpinia-Taurasi: binomio perfetto 

Il Presidente del Gal Irpinia, Vanni Chieffo, ha ricordato l'iter per arrivare all'importante riconoscimento che ha portato l'Irpinia nel mondo: “Irpinia-Taurasi, un binomio perfetto che dura da oltre 30 anni. Oggi festeggiamo i 30 anni della DOCG e vogliamo soprattutto informare le nuove generazioni su come questa dicitura abbia creato qualcosa di molto importante in provincia di Avellino. Tutto parte negli anni ‘88 e ‘89, quando le DOCG imperversavano nell’Italia Settentrionale e in Italia Centrale, mentre nel Meridione non era assolutamente previsto un riconoscimento del genere. Allora ero presidente della Comunità Montana del Terminio Cervialto e, in un incontro con l’allora Ministro dell’Agricoltura Calogero Mannino, ipotizzammo questa presentazione".

"Tra lo scetticismo generale - ha proseguito Chieffo - avemmo la fortuna di ottenere il riconoscimento. Un riconoscimento molto importante anche perché fummo sfortunati nella scelta dei degustatori, quindici quelli del Ministero e tutti quindici dell'Italia settentrionale, per cui si creava anche un problema territoriale. E la DOCG di Taurasi, in effetti, ebbe il primo riconoscimento in Italia meridionale. Nel secondo deliberato della giunta esecutiva avevamo avviato oltre al Taurasi, un discorso per il Fiano".
 


La ragione prevalse sul sogno: "Un indotto economico enorme"

"Un discorso economico enorme - ha specificato il presidente del Gal Irpinia -  siamo passati in trent'anni dalle tre o quattro cantine di nome sul territorio irpino, alle trecentocinquanta attuali, con un indotto economico dal punto di vista di produzione, di commercializzazione e di indotto alle cantine, alla vendita, a tutto quello che si è creato, che ha dato dei risultati sorprendenti. Ecco perché io ho parlato di sogno e ragione. Il sogno perché sembrava potesse essere solo quello per i nostri vini, però la ragione ha prevalso e quindi abbiamo avuto il riconoscimento. Mi auguro che questa situazione possa ancora ampliarsi. Trent’anni sono solo un punto di partenza, considerata la coscienza enologica che si è avuta in provincia e nel mondo. Oggi i nostri prodotti sono commercializzati a livello mondiale. E resta ancora la soddisfazione che dopo tanti anni, in Campania, tre DOCG sono della provincia di Avellino.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Buon compleanno Taurasi”, così l’Irpinia festeggia i 30 anni della DOCG

AvellinoToday è in caricamento