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Cibus 2018, l'Irpinia delle meraviglie chiude col botto

Le aziende irpine e la tradizione locale alla Fiera internazionale dell'alimentazione

Volge al termine Cibus 2018uno dei più grandi appuntamenti alle Fiere di Parma, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano. Quattro giorni dal 7 al 10 maggio ricchi di novità sulle tendenze del gusto più ricercato al mondo.

Una grande vetrina internazionale per più di mille prodotti proposti da circa tremila aziende espositrici, sia locali che associate nelle Collettive di Regioni, Camere di Commercio e Consorzi (da Campania, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Lazio ed altre).

Numerose le aziende irpine che hanno portato la tradizione della nostra terra al Cibus 2018: Pastificio Graziano srl – Padiglione 05 – Stand A 046; Società Agricola Tenuta Buonanno srl; Tenuta Cavaliere Pepe; Tesori di Cioccolato srl; Torrone Di Iorio; Verde Irpinia sas di Antonio De Santis; Perrotta Gigliola; Saporeat srl; Itan snc f.lli Nardone; La Montanara srl; Noccioro; Pastificio Artigianale del Sole Costantino; Dolciarte sas di carmen Vecchione; Giovanniello srl; Casa Marrazzo; Gruppo D&D snc; Hirpus srl; Ipafood srl; Carmasciando srl; Cennerazzo srl società agricola; Ciardiello Andrea; Cristino srl; Aloha srl; Azienda Agricola De Marco srl; Brunolab srl; Camera di Commercio I.A.A.

Per noi è stata la prima esperienza. Siamo entrati in questo mercato molto difficile, forse già saturo, ma con delle innovazioni e con tanta voglia di lavorare nel migliore dei modi – affermano Alfonso e Andrea D’Ursoproprietari del Pastificio Graziano S.r.l. di Manocalzati– Non ci aspettavamo una presenza così massiccia da parte dei visitatori. Abbiamo descritto a tutti il nostro progetto e stilato anche un accordo con l’Università degli studi di Salerno. La semola verrà analizzata per dare una garanzia migliore al consumatore finale, dopodiché lanceremo un’applicazione che, tramite QR, ci indicherà in quale provincia e in quale campo è stato raccolto il grano e dove è stato molito, le analisi del mulino, le analisi dell’università, il giorno di confezionamento e le analisi definitive dell’Università di Salerno – spiegano i due imprenditori irpini – Abbiamo inoltre lanciato i due tipi di trafilatura al platino e all’argento. Dopo gli studi dell’università di Salerno possiamo dire che a differenza del bronzo, abbiamo intatte le proprietà organolettiche, diminuiscono i tempi di cottura della pasta che da 11 minuti passano a nove e presenta la stessa rugosità e le stesse micro lesioni. Cibus, per noi, è stata un’esperienza formativa davvero emozionante e coinvolgente” – concludono.

“Casa Marrazzo ha scelto di essere al Cibus 2018 in sinergia e collaborazione con altre tre aziende artigianali e familiari che seguono la stessa politica aziendale – afferma il titolare dell’azienda Gerardo Marrazzo – Il format si è dimostrato vincente per presentazione e per risultati ottenuti. Siamo stati una grande famiglia che ha collaborato in armonia e ha trasmesso agli operatori del settore competenza, professionalità e la forza di una giusta Unione”.

“La nostra prima partecipazione a Cibus si rivelata molto utile ed entusiasmante – dichiara l’ideatore di Carmasciando, Angelo Nudo – “Carmasciando ha avuto modo di farsi conoscere nel palcoscenico del cibo più importante di Italia. É stato bello vedere la curiosità, l’interesse e l’apprezzamento delle tantissime persone che hanno degustato e conosciuto i nostri formaggi. Oltre ad esserci fatti conoscere, abbiamo avuto modo di avere un sano confronto con i nostri colleghi di settore e conoscere le molte realtà gastronomiche italiane. La collaborazione con il Pastificio Graziano ci ha permesso uno scambio di network non immaginato,  frutto di una sana collaborazione tra irpini e con l’ambizione che le due start up, Carmasciando e Pastificio, diventino visibili nel mondo dell’altra gastronomia nazionale”.

“Cantine Buonanno, tra le quattro eccellenze campane di questo Cibus 2018, si compone di due parole chiave: qualità e collaborazione – afferma il titolare Ennio Buonanno – Una strategia più che vincente al fine di far conoscere i nostri prodotti e i nostri territori che ci danno modo di interfacciarci con l’alta gastronomia mondiale”.

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