Assemblea territoriale: MONTEFALCIONE- AVELLINO BASSA IRPINIA
Ci sono criticità continuità assistenziale nel territorio provinciale
ASSEMBLEA TERRITORIALE MONTEFALCIONE- AVELLINO BASSA IRPINIA
E-MAIL: montefalcionecittat@tiscali.it , montefalcionebi.@cittadinanzattiva.it
Pec angela.marcarelli@pec.it , tdmavellino@tiscali.it
TEL: 3495103083/ O825977146
AL DIRETTORE GENERALE DELL’ASL DI AVELLINO
AL DIRETTORE SANITARIO DELL’ASL DI AVELLINO
E,per quanto d’interesse:
AL SIGNOR PREFETTO DI AVELLINO
AL SIGNOR PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI DI AVELLINO
AL DIRETORE GENERALE MOSCATI AVELLINO
OGGETTO: criticità continuità assistenziale nel territorio provinciale segnatamente ai territori dei comuni di
Avellino,Mercogliano, Mirabella Eclano, Baiano, Montoro, Fontanarosa, San Mango sul Calore,
Atripalda e Volturara Irpina conseguente al taglio delle 14 unità di medici precari.
RICHIESTA RIVALUTAZIONE NECESSITA’ DI PROCEDERE AL RIPRISTINO DELLE 14 UNITA’ GIA’
INQUADRATE COME SOSTITUTI NELLE MORE DELL’ESITO DEL NUOVO PERCORSO DI
RIMODULAZIONE DELLA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE A LIVELLO AZIENDALE.
Pregiatissimi Direttore Generale e Sanitario,
il taglio delle 14 unità di medici sostituti impegnati nella continuità assistenziale nei territori dei comuni in oggetto, riportato dai mezzi di comunicazione locali nei giorni 24-25 scorsi, ha suscitato non poche preoccupazioni tra i cittadini già provati dai disagi per l’accesso alle cure di emergenza urgenza per il notorio sovraffollamento del P.S. dei Presidi Ospedalieri dell’ASL ed in particolare per il P.S. dell’Ospedale Moscati.
E’ infatti imprescindibile l’attività della continuità assistenziale , se svolta in sicurezza, con mezzi e personale adeguato, per concorrere con i P.S. del territorio nelle cure di emergenza urgenza nottetempo e nelle giornate festive e prefestive e quindi ridurre ai minimi termini le lunghe attese e gli accessi impropri ai PS degli ospedali che già sono in forte sofferenza a causa delle prestazioni sanitarie di maggiore complessità.
E’ da rivalutare anche l’aspetto della sicurezza in quanto, specie nei territori soggetti a ricorrenti episodi criminali, sarebbe opportuno almeno nelle ore notturne garantire la continuità assistenziale con turni di due unità mediche oppure assicurare una adeguata guardiania al fine di scongiurare possibili casi di aggressioni fisiologiche alla comune esasperazione dovuta alla comune percezione dell’ inappropriatezza delle cure.
Altro motivo di riflessione va ricercato nel fatto che l’attività della continuità assistenziale finora assicurata, sebbene in deroga, anche con l’impiego delle 14 unità soppresse, non segue una organica organizzazione della medicina territoriale attraverso una altrettante puntuale costituzione delle AFT e U.C.C.P. Questa è senz’altro una ragione in più che le SS.VV hanno il dovere ed il potere da far valere per tornare sull’argomento e quindi procedere alla riattivazione delle 14 unità di medici sostituti al solo scopo di continuare ad assicurare l’efficienza della continuità assistenziale nei territori interessati, nelle more della preannunciata rimodulazione di tale servizio a livello aziendale.