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Alto Calore, fallimento o concordato: appello del presidente De Luca ai sindaci

Il presidente della Regione De Luca dispone la ricognizione su conti e infrastrutture di Alto Calore e si interfaccia con i giudici fallimentari

Il Presidente della Regione Campania ha annunciato ai sindaci irpini di aver attivato i poteri sostitutivi per l’affidamento del servizio idrico in provincia di Avellino. Trascorsi invano i primi 60 giorni consentiti dalla legge per perfezionare l’affidamento, assegnato l’8 novembre con riserva dall’Ente d’Ambito all’Alto Calore in attesa della decisione dei giudici, Vincenzo De Luca accelera l’iter.

Sentenza attesa per primavera ma da febbraio entra in campo il Ministero

Resta, dunque, solo il mese di proroga accordato dalle norme per scegliere l’azienda idrica irpina quale gestore del servizio idrico integrato, prima che subentri il Ministero con la gara europea. De Luca ha nominato un dirigente regionale, l’ingegnere Rosario Manzi, quale responsabile del procedimento. Spetterà a lui - nelle prossime 72 ore - prendere contatti con i giudici della sezione fallimentare per acquisire informazioni sullo stato della procedura avviata. Successivamente, la Direzione Generale per Acqua e Rifiuti dovrà riferire al Presidente. Nel frattempo, entro il 20 gennaio, l’Alto Calore dovrà aggiornare e integrare il piano industriale, comprovando l’equilibrio di gestione in relazione. Solo allora, alla luce delle informazioni acquisite presso il Tribunale di Avellino e del piano industriale aggiornato, il presidente della Regione Campania prenderà la sua decisione. Il 7 febbraio è vicinissimo. l’Alto Calore si salverà o fallirà?

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